Nell’agosto 1976, il batterista Ian Paice e il tastierista Jon Lord decisero di mettere su una band insieme con Tony Ashton dopo lo scioglimento (poi provvisorio) dei Deep Purple. Dopo un bel po’ di casting si unirono al gruppo Bernie Marsden alla chitarra e Paul Martinez al basso, con le voci femminili di Sheila and Jeanette McKinley ai cori. Ne uscì un disco, una criticatissima apparizione in TV alla BBC2 per il Sight & Sound In Concert (la band bruciò due volte i generatori della BBC, dovettero ri-registrare tre volte, e ci furono problemi al mix per la voce), e un tour, e una serie di registrazioni per un secondo disco che non venne mai alla luce. Il resto è storia: Marsden, Paice e Lord si unirono a costituire i Whitesnake con David Coverdale, Martinez finì per suonare con Robert Plant, e i Deep Purple si sarebbero riuniti con Blatchmore e chi era rimasto nel 1984.
Di questa storia, quello che rimane è un album solo, Malice in Wonderland, un unicum nella storia del rock per diverse ragioni, che oggi a ben 42 anni di distanza viene rimasterizzato, e rilanciato con una collezione di registrazioni, prima tra le quali The Ballad of Mr. Giver, già presentata dal vivo nell’apparizione in tv del 1977.
Perché Malice in Wonderland è leggenda? Intanto, certamente, per i membri che fecero parte della band, e per la storia che ognuno di loro portava con sé e avrebbe portato con sé dopo.
Poi perché quel disco è un folle e inedito (per l’epoca) mix di funk, rock&roll, soul, jazz, rythm’n’blues, swing, e chi più ne ha ne metta.
Poi, ancora, perché rimase leggenda, non potendo essere storia, il materiale di circa 30 minuti di registrazioni per il secondo disco, con il master tape smarrito dopo che era stato registrato il 75% del disco. E soprattutto quello sarà di golosità assoluta per gli intenditori: vi compaiono quasi totalmente pezzi strumentali, squisitamente blues come Black and White, e Nasty Clavinet, e quasi totalmente inediti da quarant’anni or sono.
L’album rappresenta anche una delle più grandi svolte a 180 gradi della storia del rock, visto che l’hard rock pre-heavy metal dei Deep Purple scompare completamente, avvolto nel blues e nel funk quasi da discoteca come in Arabella (Oh Tell Me).
“Pensammo che se avessimo continuato a fare quello che avevamo fatto fino ad allora, sarebbe stato collegato ai Purple e mai accettato davvero”, disse all’epoca Paice. “Perciò decidemmo di fare qualcosa di completamente differente”.
Quarantadue anni dopo, questo qualcosa di completamente differente e unico nella storia del rock anni ’70 si può di nuovo ascoltare grazie alla decisione coraggiosa della etichetta Ear Music, in un’edizione che comprende foto inedite scannerizzate dai negativi originali di Alan Messner, già fotografo ufficiale dei Purple. Le foto ben documentano tutto l’elettrizzante periodo di prove, messa in piedi della band, del disco, dell’apparizione in TV, dell’idea di fare un docu-film sul disco, fino alla decisione nel Natale del 1977 di sciogliere i legami presa da Paice e Lord durante una vacanza sciistica in Svizzera (già a febbraio ’78 Marsden era in tour con i Whitesnake, e a marzo lo scioglimento divenne ufficiale).
Tutto questo può essere rivissuto, ma soprattuto di nuovo ascoltato, con l’energia e l’entusiasmo delle incisioni dell’epoca. Non solo per i fan dei Deep Purple, ma per qualunque vero collezionista.
autore: Francesco Postiglione
ph. credit ear-music.net
TRACK LIST
Ghost Story
Remember The Good Times
Arabella (Oh Tell Me)
Silas & Jerome
Dance With Me Baby
On The Road Again, Again
Sneaky Private Lee
I’m Gonna Stop Drinking Again
Malice In Wonderland
Bonus Tracks:
Steamroller Blues
Nasty Clavinet
Black And White
Moonburn
Dance Coming
Goodbye Hello LA
Untitled Two
Ballad Of Mr. Giver