Terzo lavoro discografico per questo giovane trio heavy metal di Providence, Rhode Island, costa Est degli Stati Uniti, formato da Nicholas DiSalvo (voce, chitarra, tastiera), Matthew Couto (batteria) e Jack Donovan (basso), che prima ancora che nella musica, già nel nome della band, nella copertina e nel titolo del disco sembrano prendere spunto dal miti e leggende gotiche ed ancestrali.
Lore è un disco dall’impatto sonoro fragoroso, doom ma anche riverberato, psichedelico e magmatico e dalle variegate articolazioni progressive di stile europeo che per le band americane sono da sempre un qualcosa di esotico ed attraente, con assoli di chitarra elettrica che emergono secondo un modello compositivo metal classico americano tipo gli Sword di Gods of the Earth, senza esibizionismi, articolando i 5 lunghi brani – durate tra i 9’30” di ‘Deadweight’ ai 16’00” di ‘Lore’ – attraverso passaggi tematici netti come scenografie di una rappresentazione, spesso con incipit idilliaci ed un crescendo emotivo che sfocia in uno scontro finale ed un’uscita nostalgica ed evocativa, testi epici ed atmosfere prevalentemente psichedeliche e grandiose nello stile degli Sleep, ma anche gotiche e decadenti che ricordano i Paradise Lost periodo Icon, o i Cathedral di Forest of Equilibrium. Ciò non di meno in qualche circostanza i lunghi brani divengono un po’ prolissi e sembrano sfociare in jam session comunque belle per i singoli passaggi ma nel complesso incoerenti, come nella parte finale di ‘Legend’.
Se da un lato bisogna riconoscere che il trio non prova minimamente ad andare oltre questa forma metal molto conservatrice, anzi ne diventa baluardo in un epoca in cui la stessa non va per la maggiore, va dall’altro sottolineata la bellezza al contempo belluina e crepuscolare di Lore, ben sintetizzata nel lungo brano omonimo posizionato lì al centro, coinvolgente al massimo grado ed intorno al quale ruota l’intero disco.
autore: Fausto Turi