Il Salento, nuovo Eldorado dell’underground tricolore? Si, lo si può affermare con tutta tranquillità, un oceano di proposte dilatato come una alta marea che conquista e fa scuola. Un motivo in più per fissare questa certezza ce lo forniscono i The Clipper, trio leccese che consegna agli ascolti multipli il proprio esordio, Second hand market, un sette tracce innaffiato da giocosità indie pop e veli waveing, una fattispecie di “popdelica” che gira sullo stereo con un sfacciato senso coolness.
Sfaccettature esistenziali, occhiate sulla società gravitante e ricordi, speranze, illusioni e ottimismi a bilanciare queste sette tracce che si stampano in testa come una promessa ben riuscita, un disco che frulla buone idee, che scorre agilmente dentro una radiofonicità pimpante e che non si fa mai “oltraggioso” sfruttando energia elettrica a profusione, ma un poppyes tutto sommato gentile che sfrutta all’ascolto una carico di vibes infinito.
Da ascoltare a tutto volume e col cuore aperto, lasciarsi trasportare senza peso dall’andamento sincopato e beat di Hystrionic order, nuotare nelle foschie waveing di Shiver, I don’t care of you o farsi tirare le notti dalla traiettoria alla Muse di Sad eyes, poi ad atterrare in qualche parte della postazione di ascolto ci penserete con comodo e senza peso.
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autore: Max Sannella