Contrariamente a quanto ipotizzato in un primo momento, Brian Wilson e la sua band non hanno eseguito nelle loro due date italiane, Ravenna e Roma, il superbo rifacimento di SMILE, il lost album per eccellenza degli anni ’60, immortalato di recente in un cd ed in un doppio dvd, entrambi impedibili. Lo SMILE show ha già girato l’Europa e l’Inghilterra ed in agosto-settembre approderà in America. Il BRIAN’S “HITS“ SHOW di Ravenna ha ripercorso con estrema freschezza le entusiasmanti tappe della sua militanza nel BEACH BOYS nei ’60 e ‘70 prima della carriera solista, songs conosciutissime ed altre meno attraverso le quali Brian è andato forgiando uno stile compositivo e melodico unico : uno stile cha ha fatto dire ad Elvis Costello ‘..esiste tutta una tradizione compositiva popolare americana che parte da Gorge Gershwin ed attraverso Cole Porter e Burt Bacharach giunge a Brian Wilson ! ‘
Ascoltate a Ravenna in ordine più o meno cronologico queste songs hanno dato un’idea inconfutabile di come attraverso gli anni il ‘genio’ compositivo di Wilson, partito dall’estetica surf e da tematiche spensierate ed estive, abbia maturato lentamente profondità armonica e spirituale di altissimo livello.
Wilson e c., in perfetto orario, iniziano con I GET AROUND ed è già festa grande: i cori sono perfetti, l’effetto strumentale d’insieme ineccepibile e questa sarà una costante che si ripeterà per tutti i 29 brani e l’ora e quaranta dello show. La professionalità, la precisione maniacale e la passionalità interpretativa di Darian Sahanaja, Jeffrey Foskett, Paul Mertens, Probyn Gregory…sono senza precedenti e non fanno assolutamente rimpiangere i Beach Boys originali.
Si parte da lontanissimo, dall’ingenua ma ancora godibilissima surf-music: CATCH A WAVE, le meravigliose timeless ballads SURFER GIRL, IN MY ROOM (dall’album Surfer Girl / 1963), DANCE DANCE DANCE, l’inno HELP ME RHONDA (con tutta l’audience gioiosamente partecipe ! ), la fascinosa PLEASE LET ME WONDER, WHEN I GROW UP (TO BE A MAN). DO YOU WANNA DANCE (da Beach Boys Today!/1964 -1965), THEN I KISSED HER, l’immortale CALIFORNIA GIRLS ( il pala De André intero che canta, da diciottenni a cinquantenni !!!), THE LITTLE GIRL I ONCE KNEW, YOU’RE SO GOOD TO ME (da Summer Days and Summer Nights/1965) . Molte di queste songs, riascoltate dal vivo, in tutto il loro splendore e con i particolari esaltati appaiono già parecchio affrancate dalla semplicità surf e rock&roll degli inizi : le progressioni armoniche sono più ardite, le strutture più complesse, gli arrangiamenti vocali già volano in alto .
A questo punto una cosa mi é apparsa chiara a Ravenna durante il Brian’s ‘Big Hits’ show: Wilson non sta campando di rendita come più di un maldicente va dicendo in giro, sta vivendo al contrario un momento di grazia incredibile (nonostante periodiche puntuali ricadute afasiche), sta sinceramente ed appassionatamente cercando di restituire al mondo TUTTA la sua arte, in una veste ancor più sontuosa grazie ai suoi giovani eccezionali collaboratori , alla fedele vicinanza spirituale di Van Dyke Parks ed all’affetto di sua moglie. ; ha iniziato dalla stigmatizzazione del capolavoro PET SOUNDS, si è immerso non senza sofferenza nella ricostruzione integrale di SMILE, sino a resuscitare a Ravenna e Roma con commovente e partecipe naiveté senile tutti i suoi inni giovanili ; seduto alla tastiera, con quel suo sorriso da eterno fanciullo, batteva le mani ripetendo ‘ THIS IS ROCK & ROLL …’ ed incitava il pubblico a cantare con lui.
L’acme dello show è giunto con l’esecuzione di WOULDN’T IT BE NICE, SLOOP JOHN B, l’immensa GOD ONLY KNOWS, lo strumentale PET SOUNDS (Pet Sounds/ 1966), la dimenticata trascinante SAIL ON, SAILOR (Holland /1972); infine in magica successione OUR PRAYER ( un ‘ a cappella’ da far accaponar la pelle ), HEROES & VILLAINS e GOOD VIBRATIONS (da Smile) : tutti sono ormai in piedi, Wilson e la band escono ma non se ne parla nemmeno !
La standing ovation dopo pochi minuti li fa rientrare, quando in tantissimi si sono radunati sotto il palco, ed è di nuovo un ritorno alle origini : Brian annuncia al microfono un’altra dose di rock&roll ed ecco omaggiato Chuck Berry con JOHNNY B.GOOD, quindi l’hit DO IT AGAIN, l’immortale BARBARA ANN, e le freschissime SURFIN’ USA (1963) e FUN FUN FUN (Shut Down Vol.2/1964). Brian ‘sembra’ divertirsi tantissimo, imbraccia addirittura per qualche minuto la chitarra ed ingaggia uno scherzoso duello con i compagni.
Ma il commiato definitivo è affidato alla delicata, fragile LOVE & MERCY dal suo primo album solista del 1988.
G R A Z I E Brian !!!
Autore: Pasquale Boffoli _ foto di: Ninni Pirris