Assestano dei bei fendenti nelle orecchie dell’ascoltatore gli Elektrocution, che con “Trouble magnet” pubblicano il loro secondo disco. Il risultato di questa mezz’ora di rock’n’roll è molto buono, il sound ruota attorno al punk di matrice Usa, per intenderci quello che è nato a Detroit oltre quarant’anni fa, fino alle varie diramazioni nella Blues Explosion. L’aspetto più intrigante di queste undici tracce è la capacità del gruppo di restare perfettamente in equilibrio tra i suoni dei ’70 e quelli degli anni zero. Un’altra caratteristica è quella di sapersi barcamenare molto bene tra suoni spigolosi ed altri più melodici, così se “Out of breath” è una bellissima orgia punk, intrisa di chitarre spigolose, in “Goddamm” viene rievocato il primo Elvis Costello. Quando invece vanno veloci (”Sweet Caroline” e “Somewhere else”) sono più irraggiungibili degli Hives. Intrigante poi il boogie mantrico con ambientazione da New Orleans di “Rise to the sun, brano che fa il paio con il folk-blues scarno, ma molto sporco di “La cour des miracles”.
THE ELEKTROCUTION – Trouble Magnet di Elektrocution
Autore: Vittorio Lannutti