I Gomma sono uno dei pochi gruppi rock che, su scala nazionale, riceve molta attenzione mediatica. Gli influencers dell’indie sono concentrati su questo quartetto di Caserta che ha spiazzato tutti grazie al sound post punk dalla voce femminile. I testi, scritti da Ilaria Formisano, si rifanno alla letteratura di Julio Cortázar e raccontano la vita inquieta, e di provincia, di ventenni con turbamenti profondi ed esistenziali dove la realtà, e la quotidianità, assumono un ruolo predominante. “Sacrosanto”, uscito per l’abruzzese V4V-Records, è il secondo album che conferma le aspettative di critica e pubblico tanto da fargli intraprendere un nuovo tour nazionale che sta già riscuotendo successo; impensabile per dei musicisti partiti da una città che non è il centro della produzione musicale alternativa nazionale. I Gomma sono un caso raro nella statistica, dal segno negativo, di band campane capaci di andare oltre i confini campani. Staserra 16 febbraio si esibiranno – dalle ore 21 – allo Scugnizzo Liberato di Napoli in compagnia di un altra band della scena rock partenopea i Baia90, ma ci saranno anche i Bruuno da Bassano del Grappa, dediti a suono punk-destrutturato, e sorprese grazie alle incursioni di un altro storico gruppo punk napoletano, La Via Degli Astronauti. Con Giovanni Fusco, chitarrista, e Ilaria parliamo del loro ultimo album e del prossimo concerto.
Come state affrontando questo lungo tour nazionale?
Affrontiamo questo nuovo giro con una consapevolezza, e una professionalità, maggiore rispetto al passato. Ci sentiamo più preparati mentre prima eravamo solo istintivi, la scaletta ora è pensata e strutturata per creare un flusso sonoro continuo.
A Napoli è da molto tempo che non suonate.
Non è la nostra prima volta allo Scugnizzo, ma parliamo di tanto tempo fa. Sarà una festa tra amici, con i quali siam cresciuti, e con un pubblico consapevole di ciò che verrà ad ascoltare. Nel precedente tour c’erano più curiosi che fans. Per certi versi siamo più emozionati perché le aspettative sono alte di fronte a persone che reputi familiari.
Invece nel resto d’Italia che tipo di feedback ricevete?
Il tour è partito benissimo, i primi due concerti sono stati molto entusiasmanti. Con il pubblico si è creata una bella atmosfera di complicità, poi il nostro partecipa molto anche fisicamente e tutti ci concediamo molto. Considera che suoniamo un’ora e mezza!
Siete una delle poche band Campane che è riuscita ad imporsi in un mercato dove di solito non c’è spazio per chi viene dal Sud.
Non imposti ma siamo semplicemente entrati nel giro. Partiamo dal presupposto che siamo una band piccola che si è proposta on line ricevendo feedback immediati e proposte concrete che ci hanno permesso di insistere e crescere un poco alla volta. Siamo entrati in determinati circuiti, specialmente mediatici, che ci hanno fatto gioco. Un specie di misunderstanding su chi eravamo, e suonavamo, realmente e come ci hanno immaginato e descritto gli addetti ai lavori e di conseguenza il pubblico che poi ci ha scoperto lentamente.
Esiste ancora una scena musicale“indi(e)pendente” fatta di musica introvabile, solidarietà, etica e attitudine?
In generale non ci piace che si etichetti la musica o la cultura, ma siamo convinti che l’attitudine punk non sia mai finita; il “Do It Yourself” è ancora vivo e la dimostrazione concreta è proprio l’evento di sabato. Con noi ci saranno tante persone e musicisti che appartengono a questo filone; pensiamo ad un personaggio culto della scena cittadina come Mario Orsini (cantante de La Via degli Astronauti, ndr) che sin dagli esordi ci ha preso sotto la sua ala protettrice aiutandoci molto facendoci capire che approccio avere con la musica.
Il vostro suono è accostato a band attuali come Protomartyr o Preoccupations. Se vi cito Gang Of Four, Minutemen o Mission Of Burma?
Su Minutemen facciamo salti e balletti. Siam cresciuti con loro così come con band del punk italiano: Semprefreski, i Rappresaglia. Ma in effetti in questo album ci hanno influenzato moltissimo gli ascolti di compositori di colonne sonore anni 70: Gianni Ferrio, Morricone, Riz Ortolani che sonorizzavano atmosfere di film thiriller-horror-indagine che volevamo riportare nelle nostre canzoni.
https://www.facebook.com/gommaband/
https://www.v4v-records.it/sacrosanto-e-il-nuovo-album-dei-gomma/
Il tour:
16 Febbraio
Napoli – Scugnizzo Liberato
22 Febbraio
Roma – La Fine
23 Febbraio
Ravenna – Bronson
01 Marzo
Modena – Baluardo Della Cittadella
02 Marzo
Ferrara- Officina Meca
08 Marzo
Pisa– Lumiere
09 Marzo
Vicenza – Arcadia
22 Marzo
Pescara – Scumm
30 Aprile
Torino – Spazio211