Ammettiamolo: quello dei 99 Posse era uno dei ritorni più attesi dell’anno. C’era una grande trepidazione, sia da parte dei fan che della critica, fondamentalmente perché i tempi si sono evoluti e negli ultimi dieci anni questi (ex) ragazzi napoletani ne hanno viste di cose. Problemi di droga, membri che se ne vanno, scioglimenti, reunion, condanne, dilemmi musicali e personali… tarantelle pe campà, insomma. Questo nuovo disco ha un titolo azzecatissimo “Cattivi Guaglioni” e arriva esattamente dopo dieci anni dall’ultimo lavoro discografico, un parto molto lungo, certo ma ne è valsa assolutamente la pena.
Sono venute fuori quindici tracce di alto livello, in puro stile 99 Posse ma senza nostalgia dei tempi che furono. Nella tracklist spiccano brani come il citato (tra le righe) “Tarantelle pe campà”, in cui compare anche Caparezza, che non è il solo nome illustre a collaborare coi 99, che infatti si avvalgono di Daniele Sepe e Valerio Jovine, come per “Morire tutti i giorni” e la bellissima “Resto umano”.
Da citare è anche “Mò basta”, in cui duettano con una giovane band emergente napoletana, i Fuossera, che in questo pezzo da il meglio di sé. Insomma, i 99 sono tornati e l’hanno fatto in grande stile, non c’è nulla da eccepire e anche chi guardava con sospetto a questo album che veniva fuori dopo così tanto tempo, non potrà che ricredersi. L’unica speranza è che non ci siano ulteriori cambi di rotta all’interno del gruppo, con nuovi scioglimenti e altri dieci anni prima di un nuovo disco.
Autore: Veronica S. Valli