Si respira aria fresca, in questo EP d’esordio del trio italiano Mi Sa che Nevica, e vari segnali incoraggianti. Cinque brani indie rock cantati in italiano, con melodie, chitarre dal suono diretto tra Television e Strokes, cori snelli a supportare i ritornelli, la buona voce di Walter Zanon, e nessun eccesso compositivo, produttivo, espressivo, e ci sembra tutto sommato una buona scelta malgrado proprio questo aspetto pare non sodisfi parte della critica.
Il gruppo si fonda su due ex componenti dei disciolti Disfunzione, Walter Zanon e Antonio Marco Miotti, cui s’aggiunge Marco Amore il bassista degli Zoo, e malgrado ci sia qualche debolezza nella scrittura, che non si innalza mai con colpi geniali – ci riferiamo soprattutto alle musiche – ci si appassiona alle loro canzoni, che partono chiaramente dai più recenti Marlene Kuntz, e ci portano verso brani ancor più senza strappi; il gruppo sottolinea più o meno direttamente il proprio generale malessere verso lo stile di vita, i valori e l’asfissiante conformismo del dorato Nord Est italiano da cui provengono, e analizzando nello specifico le canzoni contenute in questo La Prima Guerra Fredda – bel titolo, come bello è pure il nome della band – ci piace l’idea lirica del racconto di una vita in ‘Gomez’, mentre è da ‘1984’ che trasuda l’insofferenza esistenziale di cui dicevamo più su.
Autore: Fausto Turi