Quando sbircio, a priori, un disco punk-rock ancora oggi sono frenato dal pregiudizio di notare se dura oltre mezzora ma, una band scaltra ed intelligente, mette in preventivo che, in primis, deve provare a catturare l’attenzione già con l’art-cover e fortuna che quella di “Kriminals!” dei parmiggiani Shonan ha centrato l’obiettivo di farmi addentrare nei contenuti con una certa seduzione: avrei perso tanto!
Una copertina crepuscolare, decadente, che brama di farsi largo tra le spire del dozzinale. Il secondo album del power-trio emiliano è di quelli che tuona senza mezzi termini, con suoni valvolari incandescenti e sparati con cognizione di causa ma, per curare al meglio l’involucro tecnico, han portato il tutto a Milano per ultimare strategicamente la “sporca dozzina” dell’album. Dodici pezzi che tagliano, sfrecciano, vessano senza respiro, nei quali il poderoso basso di Manuel Tramalloni è l’architrave fedele e fondamentale per elargire headbanging a iosa e la pacca di Danilo Tirillo è un’infrequente ritmia chirurgica, con la band pienamente consapevole che il suo drumming è come ostentare una pepita d’oro trovata nell’El Dorado. E poi, dove mettiamo l’ugola ed il guitar-work del front-man Federico Arcuri?
Nell’elite decisionista e graffiante delle corde d’ogni tipo, espresse con dovuta competenza ed alacrità motivazionale.
Va da sè che i due singoli “Suburban Hayez” e “Rocky Roberts” siano cosi disturbanti e godibilmente invasivi che l’anticamera del cervello non recrimina affatto e non rinfaccia nulla per quanto spiattellato dai Nostri. E sia lodato il cielo che l’energia è profusa senza il contagocce.
Magari va un pò “Down” in traccia nove ma, le ultime tre, sono tutto un programma, spiegandoci che “Il mondo è in fiamme“, “Tutto è in fiamme” e “Tutto sta finendo” (The world is on fire, Everything is on fire ed Everything is ending). Tutto chiaro o serve altro? Ah…si…lasciatevi incendiare da questi tre grintosi “Krininals!” .
https://www.facebook.com/shonanband
https://shonanband.wixsite.com/website
autore: Max Casali