Travolgenti e aggressivi come pochi i Fuck Knights da Minneapolis, nati dalla mente devastata del batterista GD Mills (aka Sir Gregory Fuck Knight) suonano un garage irresistibile. Con il cuore piantato agli anni ’60 e la testa al blues degli anni ’40 il quartetto non fa prigionieri. Quando attaccano è impossibile stare fermi. I sedici brani tutti essenziali, dato che stanno tutti in poco meno di trentanove minuti, hanno una matrice unica: il garage, sono molto variegati. Il soul e il rhythm’n’blues travolgono in “(I need) all of your love” con un sax sporco, mentre il blues-garage viene spezzettato in “Bring on the end of the world”. Se “Can’t let go” è convulsa, “Be my next hit” è ossessiva e percussiva, mentre la carica viene data con il rock-blues sporco e acido di “Unfolding lotus insect”. Insomma per gli amanti di Dirtbombs, Sonics, Maggots, Hives, Delta 72 e sodali, questo disco vi farà impazzire.
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autore: Vittorio Lannutti