Per il terzo album gli australiani Anubis hanno deciso di buttarsi nell’impresa del concept album. Coadiuvati da alcuni amici hanno allestito un album ambizioso con il quale hanno raggiunto gran parte degli obiettivi prefissati.
Il disco è complesso, epico e con molte frecce al suo arco. Il tema di fondo è il viaggio della vita così gli Anubis percorrono un viaggio musicale lungo gli ultimi quarant’anni di psichedelia rock e progressive di stampo anglosassone.
I brani risentono molto di una composizione pomposa ma per fortuna mai barocca o complessa ma con trame musicali piene di elementi e con una logica tendenza all’epico, come si confà a questo tipo di produzioni.
Tra richiami ai Pink Floyd degli anni ’70 e ai primi Genesis il gruppo riesce anche a coniugare quelle sonorità con un buon post rock, anche se cantato e con ritmiche più frizzanti. Nel complesso si tratta di un buon lavoro molto interessante e che sicuramente entusiasmerà gli appassionati del genere.
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autore: Vittorio Lannutti