In vita, si fa per dire, dato il loro universo fatto di scheletri, zombies e lupi mannari, dal 2011. Dopo alcuni cambi di formazione i Cockroaches hanno raggiunto la line-up attuale nel 2014. “Rest in pieces” è il secondo disco di questa band romana dedita al rock/punkabilly-garage-stomp più essenziale e infernale. I loro brani sembrano provenire dalle viscere bollenti dell’inferno fatto sia di personaggi inquietanti come zombi e lupi mannari ma anche di quella sensualità che apparteneva ai Cramps. I brani trasudano di rockabilly con un base stomp-blues, che può variare tra il valzer-punk sincopato di “Zombie dancing”, il punkabilly sfilacciato di “M.F.” e il rock’n’roll/boogie di “Dirty fun”. In “Devil” i romani evocano tanto il fantasma dei Cramps, quanto quello dei Playground e quando si lasciano andare al punk puro sbandano con le modalità sguaiate di “Bolle” o con lo stile ramonesiano di “Pussy, pepper & cheese”, scritto con gli Scrubs. Niente intellettualismi, né elucubrazioni, è solo rock’n’roll!
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autore: Vittorio Lanutti