Per il loro secondo lavoro, dopo vari cambi di formazione, i romani Mitomani Beat, hanno scelto un titolo evocativo, ma anche realistico, dato che la loro generazione è quella die nipoti degli hippy. Le undici canzoni in scaletta sono tutte caratterizzate dal beat-pop-garage dei sixties, tra le quali spiccano il rock-beat di “Lei mi ama e non lo sa” e “La canzone di protesta”, un serrato e corale proto-soul. Al disco hanno collaborato diversi amici del combo romano, tra i quali Alfio Baida, che ha scritto lo psico-beat de “L’orologio” e il frontman dei Flauers, Tony Borlotti ne “Il tango di Tony”.
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autore: Vittorio Lannutti