Dopo vari cambi di formazione i Lupe Vélez (nome preso in prestito dall’attrice e ballerina messicana degli anni 30) si sono assestati con una formazione a sei per esordire sulla lunga distanza con questo lavoro nel quale ha collaborato, tra gli altri, Dome La Muerte dei Not Moving. Il sound è sospeso tra il rock anglosassone e quello australiano. C’è tanto blues seppure sullo sfondo ma come se fosse la base di partenza verso il rock serrato di “Next mistake” e la psichedelia hard di “Mystic man”. Una buona manciata di brani, invece, è orientata verso il punk che sia quello del disincanto tanto caro agli Husker Du di “What you’re waiting for” o quello più legato al ’77 di “Banned from my city”. C’è anche spazio per il paisley underground rock degli ’80 con “It seems so real”. Un lavoro che spazia molto, sempre in modo efficace.
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autore: Vittorio Lannutti