di Luca Miniero, con Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Alessandro Siani, Valentina Lodovini
Benvenuti al Sud è il remake quasi speculare di Giù al nord. Tanto che Luca Miniero gli dedica anche un piccolo omaggio quando fa comparire un francese nell’ufficio postale. Quel francese dalla faccia tonda è Dany Boon il protagonista di Giù al Nord. Al pari della pellicola dei “cugini” il film ha suscitato prima un vespaio di raschianti polemiche, poi, visti gli incassi, baci e abbracci.
La commediola “senza pretese” si regge sulla capacità degli attori di tenere la scena e sull’attento dosaggio nella scrittura (di Massimo Gaudioso, che firma anche un certo “Gomorra”) che lavora sugli stereotipi nord-sud cercando di riproporli in una veste non troppo unta da leghismo e pulcinellismo. A volte di cuore più spesso a denti stretti, ma si ride. Una commedia italiana che fa ridere senza tormentoni presi in prestito dalla tv: da premiare.
Bisio, il Dany Boon italianoide, e la Finocchiaro sono i più bravi. Costretto a ruolo da generico Nando Paone e compitino per Giacomo Rizzo. Strepitosi i comprimari (il signor Capece e il suo dialetto incomprensibile). Alessandro Siani, eterno amico della battuta con la rincorsa, riesce a non farsi troppo male arginando il puro cabaret, anche se nelle parti più recitate, oddio, si trasforma in un preoccupante imitatore di Troisi (quando cincischia parlando con la madre e con la ragazza). Una domanda in epilogo: la Lodovini l’avevamo lasciata fidanzatina di De Rienzo in “Fortapasc” e ce la ritroviamo burrosamente playmate con Miniero. Miracolo a Castellabate.
Autore: Alessandro Chetta