Trio italiano dalla vocazione internazionale, il Matt Project giunge al quarto disco in studio, decisamente sintonizzato su un funk stiloso, denso, fisico, cantato in lingua inglese, che mischia sovente le carte contaminando la black music dei 60/70 con glam rock, una certa sensualità discofunk – Chic, Jamiroquai – e pop anni 80 – Prince, George Michael, Queen… – tenendo insieme il tutto con un tagliente approccio alternative, britannico, molto Franz Ferdinand.
Davvero spiazzante il vortice di rimandi a riff, ritornelli, groove, bridge, falsetti e cambi di tempo in qualche misura sempre già sentiti, che assieme alla perizia dei tre bresciani veronesi, ed all’incisione analogica che il Project ha scelto, ci consegnano un disco capace in ogni caso di non scivolare nel puro revival, per quanto, va detto, il sentiero sia stretto ed il rischio sia sempre dietro l’angolo.
Nei 10 brani che compongono Overnight c’è tanta densità musicale ed un approccio ambizioso, che guarda oltre la provincia, e non guasta qualche passaggio più sperimentale e mentale, come ad esempio in ‘After the Storm’, che suona molto Daft Punk.
Overnight è un disco piacevole, ancora poco personale, ma spontaneo e del tutto dedito a celebrare il groove come autentica, sentita fede.
https://www.themattproject.com/
https://www.facebook.com/themattproject2014/
autore: Fausto Turi