Quarto lavoro a quattro anni dal precedente, “Messier objects” per gli Almagest!. I cinque brani sono stati tutti composti con un piano-led attorno al quale è stato costruito il sound con il contributo di chitarre, violectra ed elettronica. Si tratta di un lavoro dalla forte valenza sperimentale con composizioni cinematiche che sostengono testi che trattano di sogni disturbati. Il sound ha un’aura molto minimale con la voce sempre in primo piano, tanto da mostrarsi greve e perentoria, il cantato in più occasioni prende la via dello spoken word (“Piume”), spesso su parti elettroniche che si accavallano (“Lustighe ghai”). Un lavoro non facilmente digeribile, ma che nasconde molte parti intriganti.
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autore: Vittorio Lannutti