La California degli skatepunkers sembra in trasferta tra i nostri arrondissement, quel trionfo di gole arrossate, punk-core melodico e la fretta di dire tutto e subito approda all’ascolto con Back To A New Way secondo disco dei genovesi 1000 Degrees, quartetto scalmanato e più che riconosciuto nel giro punkers internazionale; dieci tracce oltre il limite di velocità, chitarre fustigate e pelli violentate che insieme alla voce, caratterizzano un vorticoso grumo di libertà espressiva incontenibile, una sistematica gittata di suono che spacca e – dove può – lacera senza remore.
Un disco incalzante, sgolato come la meglio tradizione HC esige e dove il drumming totale fa da martello ed incudine contemporaneamente; certamente nulla di nuovo all’orizzonte ma comunque oltre la media delle classiche produzioni di settore, un prodotto che si fa ben sentire e di quelli battuti a caldo, con poche sovrastrutture e molta impazienza diretta. Matti come pochi, la quaterna genovese esprime una forma ribelle che dentro di se ha un indomito stridore schizofrenico, quell’avversione a tutto quello che intossica il quotidiano e la estrapolano a nervi tesi e vene gonfie.
Per farvi una idea di quello che gira qui dentro fatevi trascinare dalle coralità possenti della titletrack, o magari agganciate gli ingranaggi della doppia pedaliera che violenta This time Tomorrow e perché no, giocare col jack scoperto che alimenta il caos programmato di Sayonara, poi ci sapremo dire – se ancora ne avrete facoltà – cosa vuol dire avere a che fare direttamente con lo sfogo avverso di una ironica sferzata esistenziale.
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autore: Max Sannella