Il festival delle culture giovani di Salerno: un mare di cinema e musica. Fino al 18 aprile
Si è aperta lunedì 12 con la proiezione del film di James Cameron, Avatar, riservata alle scuole, la XV edizione di Linea d’ombra- Festival Culture Giovani, dal 13 al 18 aprile a Salerno. Quest’anno, tema della kermesse diretta da Peppe D’antonio e Agostino Riitano, è l’identità indagata attraverso le più varie forme d’arte, soprattutto cinema ma anche musica, comunicazione e performing arts. Per sei giorni il centro storico di Salerno – tra il Complesso Monumentale di Santa Sofia, la Chiesa dell Addolorata, il teatro Augusteo e il cinema Apollo – ospiterà artisti, attori, musicisti, performer e giovani da tutto il globo “in cerca di contenuti contemporanei: visioni inedite, dance minimale, spettacoli teatrali, concerti rock, workshop, incontri, retrospettive”. Agli Afterhours il compito di aprire la XV edizione del festival salernitano con uno spettacolo musical-teatrale che li vede accompagnati a Vasco Brondi (Le Luci della Centrale Elettrica).
Ogni sera, poi, al ClubFestival l’appuntamento finale dove musicisti, sound designer e dj internazionali si alterneranno a giovani artisti salernitani. Tra gli ospiti, Atom tm al secolo Uwe Schmidt (meglio conosciuto come Señor Coconut) e il duo anglo-brasiliano Tetine il 14 aprile; i Notic Nastic da Berlino/New York e Bruno Pronsato aka Steven Ford da Seattle giovedì 15; la californiana Dani Siciliano – vocalist e musa di Matthew Herbert – e il progetto Pantha du Prince del produttore tedesco Hendrik Weber (sabato 17). A chiudere, domenica 18, il trio parigino di house-experimental-acustica dOP e l’electro-funky del dj argentino Ernesto Ferreyra.
Ma Linea d’ombra è soprattutto cinema con i concorsi “Passaggi d’Europa” dove, saranno presentati in anteprima per l’Italiia “Bollywood Hero” di Diederik van Rooijen (Olanda), “C’est Déjà L’été” di Martijn Maria Smits (Belgio), “Friendship!” di Markus Goller (Germania), “Nothing Personal” di Urszula Antoniak (Irlanda), “The Disappearance Of Alice Creed” di J. Blakeson (Gran Bretagna), “Zero” di Pawel Borowski (Polonia) e “CortoEuropa” che vedrà gareggiare 25 cortometraggi di finzione realizzati da autori europei.
Fuori concorso, la proiezione del film “La bocca del lupo” di Pietro Marcello e la retrospettiva dedicata al cinema rumeno dove saranno presentati “La morte del signor Lazarescu” di Cristi Puiu, “A est di Bucarest” di CorneliuPorumboiu, “Francesca” di Bobby Paunescu, “Racconti dell’età dell’oro” di Cristian Mungiu, Ioana Uricaru, Hanno Höfer, Razvan Marculescu, Constantin Popescu, “Love Sick” di Tudor Giurgiu, “4 mesi, 2 settimane, 3 giorni” di Christin Mongiu, “Il concerto” di Radu Mihaileanu, “Police, Adjective” di Corneliu Porumboiu. L’omaggio al cinema rumeno si concluderà con il focus intitolato “Identità a confronto: Italia–Romania andata e ritorno”.
Per la sezione Performing Art, la compagnia Sutta Scupa presenta l’opera drammatica in due atti “Rintra ‘U Cuòri” (14 aprile), il Tony Clifton Circus (giovedì 15) la doppia performance ”Me da igual – Cagnara” (ore 11) e “Rubbish
Rabbit” (ore 21), mentre la compagnia ravennate Fanny & Alexander (venerdì 16) “Emerald City”, per la regia di Luigi De Angelis. Antonio Rezza porterà in scena, il 17 aprile, il suo ultimo lavoro “7-14-21-28” con Ivan Bellavista.
Quest’anno il festival sarà attraversato dall’itinerante progetto video-fotografico “RazzaUmana/Italia”, sulle diverse morfologie e condizioni umane, ideato da Oliviero Toscani con la bottega dell’arte della comunicazione La Sterpaia.
Da non perdere “La Notte dei Mutanti” (16 aprile), una maratona riservata a 120 spettatori disposti a sfidarsi trascorrendo un’intera notte all’insegna di film che hanno come tema la mutazione (genetica, sociale, d’identità): “Face Off” di John Woo, “District 9” di Neill Blomkamp, “Il bacio della pantera” di Jacques Tourneur, “Frankenstein Junior” di Mel Brooks, “Memento” di Christopher Nolan, “Tetsuo: the Iron Man” (in foto) di Shinya Tsukamoto, “Inseparabili” di David Cronenberg. In programma una selezione dei film dedicata agli studenti e laboratori (con il collettivo italo- francese Hypertropia) e workshop (con Diego De Silva). Infine, al Vittoria Teatro si terrà il simposio Cibo, Cultura e Conversazione a cura di Michele Rosco.
Autore: Michela Aprea