In piena epoca renziana, in cui si deve avere fiducia ed essere ottimisti, come si permettono questi tre, per giunta, toscani, di avere un approccio così ombroso e negativo nei confronti della realtà? Eppure i NoN si ribellano ai dettami governativi e vanno per la loro strada da artisti puri, liberi in grado di leggere a modo loro la realtà circostante. Non nascondono, ma fanno emergere, tensioni e paure personali che sono indicatori di qualcosa di collettivo, nel finale de “La fine del mondo” cantano: “Potrei vivermi una favola/assicurarmi le tue speranze/potrei abbracciarti forte per scalfire al tua bellezza/potrei essere infinito/per riavere tutto indietro/vorrei non essere uno spettro/vorrei convincerti che esisto”.
Al di là della splendida poetica, queste parole non nascondo secondo voi anche qualcosa di politico? D’altronde il trio ha nel suo Dna anche una matrice hardcore, per cui, nonostante si esprima con un rock teso, ma non punk, più vicino a quello espresso dal Santo Niente e dai Petrol, l’approccio resta quello del hc.
“Sacra massa” è composto da sei brani sarcastici, introspettivi, tesi e ben strutturati lungo un’asse dark-rock.wave/post punk d’autore con testi sempre taglienti, pertinenti e che fanno profondamente riflettere, sia quando scavano nel profondo della coscienza, sia quando scaricano la rabbia. Una catarsi!!!
https://www.facebook.com/bandNoN
autore: Vittorio Lannutti