Forse non tutti ricordano che i gloriosi fasti del pop rock inglese degli anni novanta si devono all’indiscussa capacità innovativa di un certo Alan McGee (nella foto).
McGee, insieme ai soci Dick Green e da Joe Foster (con i quali suonava nei Biff Bang Pow!), tra il 1983 e il 1999 scoprì e mise sotto contratto una serie di band che hanno fatto la storia del pop anglosassone e che oggi sono un punto di riferimento per tanti giovani musicisti.
Oasis, My Bloody Valentine, The Jesus and Mary Chain, Primal Scream, Super Furry Animals, Teenage Fanclub, Saint Etienne, The Boo Radleys, Slaughter Joe, 3 Colours Red, Ultra Living, Ride, Swervedriver, Slowdive, BMX Bandits, The Membranes, The House of Love, The Weather Prophets, Adorable, Fluke, Felt, The Telescopes, 18 Wheeler, The Jazz Butcher, Momus, Moonshake, Silverfish, Teenage Filmstars, Heavy Stereo, Hurricane#1, costituivano il roster che in quindici anni circa creò la migliore parabola pop che partiva dal post The Smiths per arrivare agli scontri stile Beatles vs. Rolling Stone che c’erano tra gli Oasis dei fratelli Gallagher e i Blur.
Tutto quello che è successo dal 2000 in poi, in ambito pop rock, è solo un surrogato di questi suoni/gruppi/artisti e visionari.
La notizia bomba è che Alan McGee potrebbe far rinascere la gloriosa Creation records.
“A dire il vero sto pensando seriamente di rifondare la Creation, o forse Re-Creation“, afferma McGee, “devo solo trovare le persone giuste che possono lavorare all’etichetta. La Musica ha bisogno di un calcio nelle palle“.
A dirla tutta lo scozzese di Glasgow dopo la fine della Creation iniziò subito con una nuova avventura discografica fondando la Poptones che però tra alti e bassi chiuse nel 2007 dopo aver pubblicato debutti ottimi come quello dei The Hives e lavori scadenti di gente come Cherrystones, l’ex-Beta Band Steve Mason coi King Biscuit Time, i Thee Unstrung, i Boxer Rebellion, e The Icarus Line.
Autore: red.
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