Un appello sfegatato a tutte le radio e i network musicali d’Italia: questa band non deve passare invano per le vostre frequenze. I quattro ragazzi di Perugia (Massimo Cervini, David Aberrà, Nicola Trapani e Laurence Cocchiara) che si radunano sotto il nome This Harmony sono un’autentica rivelazione, un talento assoluto, una novità stratosferica per il nostro triste panorama musicale.
Dietro una classica struttura rock composta di chitarra basso e batteria, si cela l’invenzione assoluta di porre un violino al posto della voce, ed ecco esplodere melodie inedite eppure in un certo senso classiche, alchimie frutto di improvvisazione che fanno viaggiare le emozioni dell’ascoltatore veramente lontano.
Va bene, il violino nella sua presenza in musica leggera fa sempre un particolare effetto, ma qui non è solo questo il trucco vincente: innanzitutto c’è una forte presenza dell’apparato strumentale classicamente rock (batteria e basso segnano ritmo e sonorità in maniera pressante e incisiva, vedi il quarto meraviglioso brano) e poi la chitarra elettrica è in grado di dialogare con le corde di violino disegnando invenzioni che nei punti meglio ispirati ricordano i Sigur Ros (nella seconda track, ad esempio).
Leila Saida non è ancora un album propriamente strutturato, piuttosto un progetto, una carta di presentazione che funziona benissimo e che colpisce d’impatto, in attesa che il quartetto emerga come rivelazione assoluta della attuale musica italiana, cosa che i ragazzi per talento e per genio meriterebbero in pieno. Auguri vivissimi e più che meritati.
Autore: Francesco Postiglione