Dopo lo scoppiettante esordio su EP The Scrubs debuttano sulla lunga distanza con 14 brani irrefrenabili. In “Skulls and dolls” danno libero sfogo alla loro indole garage punk con forti richiami agli anni ’60 e ’70. Sospesi tra il beat dei primi sixties e l’irruenza punk della fine dei seventies The Scrubs trovano la quadra strutturando i brani con una buone dose di blues. “Horses and bitches” è quello più vicino al blues-beat dei Playground, mentre con “Pussy peper and cheese” il gruppo si lascia andare ad un forsennato punk’n’roll schiacciasassi, brano che fa il paio con la crampsiana “My skull” per l’isteria e la nevrosi espressa. Se con “Be a caverman” la band shakera l’ascoltatore con tanto beat in “This bag is not a toy” omaggia The Sonics e con “Why do you hate me so much?” si lascia andare ad un punk-rock spezzettato e circolare.
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autore: Vittorio Lannutti