Tantissimi e spesso molto ricchi di contenuti i festival in giro per l’Europa, ma per quanto concerne l’impatto ambientale l’Oya Festival di Oslo sbaraglia la concorrenza! La rassegna della capitale norvegese è stata premiata nel 2011 dall’associazione no-profit A Greener Festival (www.agreenerfestival.com) per gli sforzi che da anni compie a favore dell’ambiente.
I promotori dell’evento ci tengono a far sapere che sono molto rispettati dal governo norvegese, hanno collaborato con il Ministero dell’Ambiente e la loro organizzazione si muove sulla base di principi ecologici. Circa il 70% della spazzatura raccolta nell’area, riesce a essere riciclata e il cibo servito al festival è biologico e prodotto nella regione di Oslo. Infine, grossa attenzione è rivolta ad un ponderato piano logistico e al risparmio energetico. Al festival partecipano centinaia di volontari e per il pubblico sono previste agevolazioni e forti sconti soprattutto in ambito di trasporti.
L’Oya è una di quelle manifestazioni che coinvolge un’intera capitale, se non più probabilmente tutto il paese. Principale attore di questa rassegna è il Music Export Norway, un’agenzia governativa che s’impegna ad assistere e coordinare un intero apparato, passando dalle associazioni alle etichette e alle band, gestendo un po’ tutta “l’industria musicale”; lo scopo fondamentale di questo istituto è promuovere la appunto la musica e la cultura norvegese.
La location di quest’ampio raduno è il Middelalderparken, un parco medievale dove al suo interno giacciono antiche rovine di edifici. Non solo, all’evento è collegato anche l’Oyanatt, divisione “notturna” dell’avvenimento principale che si disloca tra le decine di club presenti nel centro cittadino.
Considerazione finale, l’Oya nel corso degli anni ha dimostrato di proporre una programmazione attenta e lungimirante. Spesso i promoter locali sono riusciti a presagire le mode e i fenomeni che si sono avvicendati nei tempi successivi, soprattutto per la scelta di non puntare in maniera specifica su reunion varie o gruppi cliché riuscendo sul serio a soddisfare tutte le esigenze di udito.
In programmazione si evidenziano The Stone Roses, Florence + The Machine, Lindstrom & Todd Terje, Bjork, The Afghan Whigs, The Black Keys, Refused, Metronomy, Bon Iver, Sondre Lerche, Feist, Best Coast, Thurston Moore e davvero tanti altri…
Autore: Luigi Ferrara
oyafestivalen.com