domanda: cosa c’è del vostro nome nella vostra musica?
risposta: tutto. La componente femminile, l’esclusività, la negazione e la volontà.
Se un paio di anni fa vi è passato per le mani un ep intitolato “Hotel Tivoli”, troverete in questo disco qualcosa di più di una piacevolissima conferma. Se invece non avete mai sentito nominare i Non Voglio Che Clara, preparatevi a innamorarvene, e magari a innamorarvi.
Le dieci tracce che compongono l’album dei bellunesi sono un compendio al songwriting più raffinato, l’epitome della canzone italiana e il suo futuro, se ce n’è uno. Ma non aspettatevi un’operazione nostalgia o l’ennesimo stucchevole “com’eravamo”. Niente di tutto ciò: inutile cercare paragoni illustri e padri spirituali; li troverete tutti, da Lauzi a Bacharach a Scott Walker, e non serviranno a rinchiudere la sensibilità di Fabio De Min in una sterile definizione comparativa. Semplicità e arrangiamenti “rotondi”, chitarre che affiorano timide e un’interpretazione al tempo stesso dimessa ed enfatica sono gli elementi di uno stile che sarebbe ingiusto considerare derivativo. Pop-esistenzialista, intimismo d’autore, musica coraggiosa, di questi tempi. Perché ci vuole carattere per scrivere canzoni perfette come “L’oriundo” o “Cary Grant” e non sfiorare mai la maniera, rispolverare suoni senza tempo e restare comunque moderni, mettere tutta la femminilità di una Syria (sì proprio lei) sorprendentemente misurata al servizio di “Sottile”.
Fin qui lo stile. Ché la classe, quella non si può descrivere, e neanche la bellezza disarmante di alcuni testi, la malinconia e il senso di perdita, la realtà feroce di certi sogni.
Ognuna di queste piccole grandi canzoni consuma la vendetta di Luigi Tenco, vincendo per manifesta superiorità tutte le sessanta edizioni del nostro personale festival di Sanremo. I NVCC meriterebbero davvero una ribalta simile ma siamo convinti, indignati e – ammettiamolo – anche un po’ orgogliosi che difficilmente l’avranno in questa vita e in questo paese.
Teniamoceli solo per noi.
Autore: Rino Cammino