“From Fire I Save The Flame” è il settimo disco dei Three Second Kiss che esce a dodici anni dal precedente “Tastyville”, un periodo lungo per i tempi musicali contemporanei che non interessano alla band poiché ‘l’importante è pubblicare quando c’è l’urgenza creativa’. In questo la band di Bologna è profondamente punk come l’approccio musicale che continua ad essere un misto di eccitante ed esaltante noise-post-punk/math-rock. Le loro scelte artistiche e non sono sempre dettate dal culti dell’indipendenza e dall’autogestione; tuttavia c’è da precisare che probabilmente i dodici anni sono trascorsi anche perché due terzi della band (Tilotta e Mosca) vive a Catania e il terzo elemento (Carlini) a Bologna, per cui per loro non è stato facilissimo organizzarsi. Infine c’è il discorso dell’etichetta: sono passati da vecchie label pirata come la Lollypop che naufragò miseramente, alle prestigiose Southern, Slowdime Records/Dischord passando per la Africantape e Improved Sequence (per una ristampa) per poi accasarsi oggi alla Overdrive Records. Per realizzare e pubblicare questo lavoro hanno chiamato in cabina di regia Don Zientera (ingegnere del suono dei Fugazi e di tante band e dischi marchiati Dischord, oltre che di “Conflitto” degli Assalti Frontali).
In queste nove tracce il trio riparte dal 2012 riprendendo l’approccio musicale che li ha caratterizzati e in particolare in “Tastyville” e “Long Distance”; brani influenzati da spostamenti infiniti, difficoltà logistiche ed esistenziali, rotture e riconciliazioni, nuovi amori e amicizie ritrovate. Il lavoro si apre con le discese spezzettate che evocano gli ultimi Fugazi, tra rallentamenti e ripartenze, con un tiro particolarmente preciso e puntuale di “Soul Catchers” e prosegue con il classico sound del trio di “Mother”. “Garum” è eccitante nel suo essere serrata, circolare e martellante, infiammando i sali-scendi in progress. Qualche momento psichedelico si intercetta in “First Blood Spills” ma dopo momenti frammentati, alteranti a chitarre più lineari. Se in “Exclusion Code” viene spesso cambiato il registro stilistico “Letter For Hurtville” risulta incisiva e penetrante, mentre l’ottima “Fuss” trasmette tensione con il basso che trattiene il sound. La conclusiva “Heart Full Of Bodies” è un manifesto di come loro intendono il post-rock/noise, con i rallentamenti che spezzano la melodia. In questo sta l’essenza dei TSK, vale a dire nella difficoltà di perseguire una melodia, non ce la fanno, la devono sempre interrompere.
Ultimissima nota riguarda la copertina che la band ha fatto realizzare a Jeff Mueller dei June of ’44/Rodan/Shipping News.
Queste le prime tappe live:
24 Maggio Arci Bellezza – Milano
25 Maggio Freakout – Bologna
31 Maggio Urto Festival – Arezzo (Con Uzeda)
01 Giugno Bagni Elsa – Fosso Sejore (Pu) (Con Uzeda)
22 Giugno Ok Fest – Corneliano D’alba (Cn) (Con Uzeda)
17 Agosto Musica Sott’olio – Taurianova (Rc)
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