La dolcezza melanconica di un pianoforte e una morbida narrazione introducono, con il brano eponimo, l’EP “Lyset” (4AD/Rumraket) dei danesi Efterklang.
“Vi er Uendeling”, pur non mutando i colori, abbraccia la chitarra e accenna elettrificazioni e disturbi, e ancora cori e tenui arrangiamenti e un’orchestrazione (ricordo di tempi passati) sotto pelle che affiora nel pianoforte di “Havet Løfter” con sognane reminiscenza e che sublima nella nuda coralità da messa pagana di “Hænder der Åbner Sig”.
Gli Efterklang si mostrano, così, sempre più fedeli alle loro “rimembranze” e ai loro “reverberi”.
Da quando la formazione si è assestata su tre elementi, dopo che il 7 febbraio del 2012, Rasmus Stolberg ha pubblicato sul sito ufficiale un comunicato del batterista/trombettista Thomas Husmer che annuncia il suo abbandono dal gruppo, Casper Clausen, Mads Brauer e Rasmus Stolberg sembrano, con “Lyset”, aver definitivamente abbandonato il compulsivo approccio orchestrale da camera e l’elettronica indie (del tempo), tanto care ai lavori precedenti e ai successi di “Tripper” (2004) e “Under Giant Trees” (2007), per volgere lo sguardo verso un più essenziale e per certi versi gradito intimismo.
autore: Marco Sica