Qual’è la band di rock’n’roll più grande e sottovalutata del pianeta?
Per chi scrive la risposta è semplice e immediata: i Fleshtones.
Il quartetto newyorkese incarna la quintessenza del rock’n’roll: niente compromessi, divertimento e buone vibrazioni a go-go. Sono in pista da più di 30 anni, hanno pubblicato una miriade di dischi (almeno 5-6 dei quali assolutamente spettacolari), girato il mondo in tour svariate volte e regalato un sorriso e un’ora e mezza di divertimento a chiunque, almeno per una volta, abbia assistito a uno dei loro irresistibili, travolgenti show.
Ciononostante i Fleshtones non hanno mai avuto una hit né sono mai stati sfiorati dal successo che pure avrebbero meritato.
Ma, vista da un’altra prospettiva, la loro vicenda umana e artistica è straordinariamente più importante di molte altre.
Dopo tutti questi anni on the road Peter Zaremba, Keith Streng, Bill Milhizer e Ken Fox continuano a suonare con la stessa freschezza e lo stesso spirito degli esordi. Perché si divertono ancora come matti…
E i loro fan, sparsi in ogni angolo della Terra, li ricambiano con affetto e devozione.
E’ una meravigliosa storia di perseveranza e longevità quella dei Fleshtones.
Che oggi ci viene raccontata in uno splendido volume, “Sweat” (Continuum), scritto dopo anni di ricerche e interviste da Joe Bonomo, un professore universitario dell’Illinois.
Nelle 400 pagine di “Sweat” l’autore passa in rassegna tutta la vicenda dei Fleshtones, ma allarga l’obiettivo anche alle storie personali: dall’infanzia di ognuno dei membri alle storie di amicizia che risalgono all’adolescenza, dalle feste devastanti al sapore di Blue Whale (un micidiale cocktail che i Nostri erano soliti preparare) all’eccitazione dei primi concerti al CBGB’s. Con dovizia di particolari e aneddoti a non finire, Joe Bonomo traccia il profilo di una band unica e di un gruppo di persone il cui amore per la vita e per la musica ha sempre oltrepassato la delusione per non vedere riconosciuto il loro valore e la loro dedizione al rock’n’roll…
Ma non importa: dopo 30 anni, 2000 concerti, 1000 blue whale, nessuna hit e niente sonno (come recita il sottotitolo del libro), i Fleshtones sono ancora qui con la loro mirabolante formula Super-Rock. Ad incendiare le nostre vite e proseguire, fedeli al motto “fun, truth & tradition”, nella loro missione: quella di essere ogni sera sul palco la migliore rock’n’roll band del mondo.
Autore: Roberto Calabrò
www.fleshtones.org – www.myspace.com/fleshtonessweat