Cose da non credersi: gli Zen Circus, una band italiana – per la verità in giro ormai da 9 anni, non certo pischelli… – hanno inciso un album zeppo di ospiti internazionali: sul loro recentissimo ‘Villa Inferno’ compaiono infatti Brian Ritchie (Violent Femmes), Kim e Kelly Deal (Breeders, Pixies), Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti), Jerry Harrison (Talking Heads), Giulio Favero (One Dimensional Man), Giorgio Canali (Csi).
Mentre attraversano l’Italia, promuovendo in concerto le nuove canzoni, Freakout li intercetta per un’intervista a Napoli, prima che salgano sul palco del Duel:Beat.
Il bassista Ufo, ed il cantante/chitarrista Appino ci raccontano come il circo zen si sia riempito ultimamente d’attrazioni, in procinto inoltre di andare a suonare in Australia: salti di qualità da cui non si torna indietro. E di come al centro di tutto vi sia Brian Ritchie, bassista dei Violent Femmes, che una sera a Bologna si offrì spontaneamente di produrre ‘Villa Inferno’, per poi decidere di suonarci sopra il basso, e partire in tournèe con la band!
Togliamoci il pensiero: partiamo da Brian Ritchie, e dalla sua storia nei Violent Femmes, parlatemi della vostra passione per quella musica punk con le chitarre acustiche, di quello straordinario disco omonimo con la bambina sulla copertina, della rabbia a stento contenuta nelle loro canzoni, che poi esplode sul finale, come in ‘Add it up’; come vi trovate a fianco di un artista di quel calibro? E’ una testa calda, vero?
(Appino) Brian è un tipo a dir poco originale… è uno che vive in tournèe da più di 20 anni, ed è abituato a fare tutto ciò che gli passa per la testa, vive le cose come vengono, è istintivo; è stata una scoperta per noi constatare negli ultimi tempi che molte rockstar americane non se la tirano per niente, non sono così irragiungibili e non le devi pregare in ginocchio per stimolarle a collaborare con chi è meno famoso e ha meno esperienza. E sto parlando anche delle sorelle Deal, e di Jerry Harrison, che sono apparsi su ‘Villa Inferno’ con curiosità e semplicità… la cosa bella è che è stato Brian a proporci di produrre il nostro nuovo album, e poi a suonarci su, e poi addirittura di venire in tournèe con noi! Brian Ritchie ebbe un nostro CD, un giorno, a Bologna, e decise di produrci. Non ci ascoltò neanche suonare dal vivo, quella sera che aprimmo per i suoi Violent Femmes; si lanciò, si mise in gioco con una band giovane come gli Zen Circus, e non certo per soldi, ovvio. Potresti pensare che è un musicista arrivato, che ormai gioca solo sul sicuro, perchè certo potrebbe permetterselo, dal momento che il successo l’ha conosciuto, e invece no: rischia, si espone. Bello così, bellissimo. Noi d’altro canto ci ritroviamo a suonare con affianco un idolo, che musicalmente c’ha cresciuto…
Infatti: voi citavate i Violent Femmes come riferimento artistico, da molto, molto prima di questa avventura…
(Appino) Ed il motivo della nostra passione è quello cui accennavi tu prima: negli anni 80 tutti andavano verso l’hair metal, il rock con la messa in piega, e l’elettronica ballabile, poi arrivarono i Violent Femmes, con le chitarre acustiche maltrattate alla maniera punk, urlando: ” porca di quella troiaaaaaaa…!”; più punk di così… i primi due dischi dei VF sono stati di rottura totale, negli anni 80.
(Ufo) Fu uno shock artistico paragonabile solo a quando Bob Dylan, nel 65, fece la sua metamorfosi artistica dal folk acustico al rythm’n’blues elettrico ad alto voltaggio: stessa cosa, stesso coraggio di andare controcorrente.
Ufo, come sta andando la presentazione live del disco nuovo?
(Ufo) Bene… abbiamo deciso di suonare dappertutto, in Italia, dalle grandi città a quelle meno grandi; ai ragazzi piacciono le nuove canzoni, e ‘Villa Inferno’ coinvolge anche più dei nostri dischi precedenti; sentiamo molta attenzione, intorno a noi.
Dunque non avvertite, a pelle, una certa sufficenza da parte dei media italiani, radio, tv, giornali, verso il rock’n’roll?
(Ufo) No, anzi… il primo singolo del disco, ‘Punk Lullaby,’ sta girando bene in radio, e anche in tv il videoclip va tutte le sere su MTV… e guarda che noi siamo una band che ha cominciato suonando per strada, e ora accade che MTV ci intervista in pieno pomeriggio, all’ora di massimo ascolto: è successo qualche giorno fa. Chiaro che l’Italia è un Paese in cui il r’n’r è anche guardato dai media con diffidenza, ma non ci lamentiamo. Io credo che anche negli USA, la patria del rock, la strategia dei media sia quella di “pompare” in promozione soprattutto musica pop rassicurante: Jennifer Lopez: musica più da acclamare, che da reclamare.
(Appino) La nostra missione – far conoscere ai ragazzi un altro aspetto della musica, che va oltre quello più popolare – procede bene. Ci stiamo facendo conoscere, anche se mooolto lentamente: tipico italiano.
So che ve lo chiedono in tanti: ma l’America non è il punto naturale di arrivo, per la vostra musica? Progettate, sognate d’andare a suonare lì, un giorno?
(Appino) Beh, all’inizio di Maggio ‘Villa Inferno’ uscirà anche all’estero, e dopo queste date invernali in Italia, partiremo per l’Australia. E’ la prima volta che andiamo a suonare all’estero, siamo gasati. E’ vero, tutti ci dicono: “dovete andare a suonare fuori, all’estero”, ed ecco che cominciamo dall’altra parte del Pianeta!Immagino che i tanti ospiti, spesso di livello internazionale, che hanno suonato su ‘Villa Inferno’, vi abbiano aiutato a fare questo “salto”…
(Ufo) Beh si, ci vogliono bene, e anno voluto darci una mano.
Di livello internazionale, però, in ‘Villa Inferno’ non ci sono soltanto gli ospiti, ma anche la musica: suoni moderni, l’uso della lingua inglese, italiana, francese…
(Appino) …e serba! Abbiamo in repertorio anche un pezzo in serbo… s’intitola ‘Narodna Pjesma’.
Una scelta coraggiosa…
(Appino) Si, ma non facciamo tanti calcoli commerciali, non ce ne frega niente. Se un’idea viene spontanea, la realizziamo.
Siete al terzo disco in carriera, vero? “Doctor Seduction” nel 2004, “Vita e opinioni di Nello Scarpellini, gentiluomo” nel 2005, ed ora “Villa Inferno” con Brian Ritchie nel 2008.
(Appino) In realtà sarebbero 5, se conti le 2 autoproduzioni iniziali: “About Thieves, Farmers, Tramps and Policemen” nel 1999, e “Visited by the Ghost of Blind Willie Lemon” del 2002.
Voi siete di Pisa, una città spesso descritta come sonnolenta, tenuta in vita dagli studenti fuori sede. E’ così? Voi magari siete una reazione, a tutto questo…
(Appino) Beh si, è vero che Pisa è così.
(Ufo) Le teste calde, quelle che si vogliono divertire, vanno a studiare a Bologna; a Pisa non c’è molto “movimento”, chi viene a studiare a Pisa finisce per studiare davvero… Poi ci sono anche quei 200 pisani inguaribili, che sanno far casino. Di gruppi rock ce ne sono, ma in città sono pochini i locali dove suonare dal vivo.
Molto bello, il secondo singolo, in lingua italiana, che sarà estratto da ‘Villa Inferno’, e che s’intitola ‘Figlio di Puttana’. Mi ha fatto pensare a Rino Gaetano, ed è una canzone che mostra interesse da parte vostra verso la musica italiana, e non solo americana.
(Appino) Ma sicuramente! Per me, Rino Gaetano ha significato molto; io sono cresciuto musicalmente al centro sociale Macchia Nera di Pisa, e lì la musica italiana era vista da tutti come una cosa provinciale da cui staccarsi, per guardare ai modelli americani, ma per me Rino Gaetano, Fabrizio De Andrè e Lucio Dalla erano riferimenti importanti, mi hanno avvicinato alla musica italiana, proprio perchè io, in Gaetano, ci trovavo del punk…
C’era molta rabbia repressa ed amarezza di fondo, nelle canzoni di Gaetano…
(Appino) Ma anche il rifiuto del bel canto pulito, del professionalismo… inevitabile che i pezzi in italiano degli Zen Circus risentano di questo mio modello.
Forte attitudine al divertimento, nella vostra musica, specialmente dal vivo; ma anche qualche constatazione sociale amara, qua e là…
(Appino) Non a caso il disco si intitola ‘Villa Inferno’, che non è solo il nome di un paese vicino Cervia, ma anche il Mondo in cui noi pensiamo che stiamo vivendo, e che non ci piace…
Amore, ragazze, politica, birra: quale di questi concetti ama di più, Zen Circus?
(Ufo) Mmmh: parlare di politica con le ragazze bevendo birra, mi sembra figo…
(Appino) per me la politica è importante, ma intesa non come teatrino televisivo, bensì come avere un ruolo autentico nella realtà, nella società, tra i giovani: diffondere opinioni, discussioni, mostrare alternative alla banalità…
Com’è fare la tournèe durante queste elezioni politiche?
(Ufo) A Torino sul palco, ci han spiegato, si poteva dire “vaffanculo” e qualunque parolaccia era ben accetta, ma non si poteva parlare dei partiti politici. Siamo abbastanza insofferenti alla politica, non ci piace essere usati per richiamare gente, ad esempio a manifestazioni di bandiera, e malgrado non siamo apolitici, e pensiamo che il rock “sia” anche politica, vogliamo tener fuori gli ZC dalla politica.
(Appino) Siamo autarchici…
(Ufo) …e poi al rock oggi la gente chiede soprattutto distrazione, intrattenimento; non è più come negli anni 70.
Il divertimento è un’esigenza forte, nella gente…
(Appino) Lo stesso mondo del rock, ha bisogno di prendersi meno sul serio, credo…
(Ufo) E non vogliamo far la fine di quegli artisti che si sono dati in passato pose da ideologi impegnati in politica, e poi sono rimasti incastrati in quel ruolo, magari recitandolo…
Avete in mente altre collaborazioni artistiche, per il futuro? Con chi vi piacerebbe cantare?
(Appino) Con Loredana Bertè! Fare una cover degli Skiantos con lei, è un progetto che credo seriamente si potrebbe realizzare. Scommetto che Loredana si presterebbe, se la contattassimo, e noi siamo sui grandi fan… è più di un semplice sogno, ci stiamo meditando da tempo.
Il videoclip di ‘Punk Lullaby’ unisce due aspetti della vostra musica: il r’n’r, e le ragazze; l’ha realizzato Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, mi pare: un videoclip sottilmente provocante; erotico, se posso dirlo…
(Appino) Ebbe’, è chiaro che è erotico… porca miseria!
(Ufo) Toffolo, possiamo dirlo, è un gran “mandrillo”, con l’occhio clinico su certe cose…
(Appino) Ha fatto tutto lui, tenendoci all’oscuro fino all’ultimo sul soggetto del videoclip…
(Ufo) L’ha presa alla larga, all’inizio: “dovrei fare delle riprese alle vostre ragazze”, c’ha detto, poi hai visto com’è andata a finire…
E’ un video che attira subito l’occhio, specie dei maschietti…
(Ufo) Sarà perchè non vi compaiono gli ZC, per la prima volta!
(Appino) E guarda un po’…: infatti sta andando benissimo: abbiamo dovuto per forza tirare le somme, e dunque anche nel videoclip di ‘Figlio di Puttana’, che uscirà a Maggio, abbiam deciso di non comparire. Tra parentesi: anche della sceneggiatura del videoclip di ‘Figlio di Puttana’ siamo all’oscuro, al momento, ma NON se ne sta occupando Davide Toffolo, ad ogni modo…
Le sorelle Kim e Kelly Deal, le avete contattate attraverso Brian Ritchie, immagino…
(Appino) Si, erano in Australia, e Brian ha pensato di inviargli le basi musicali tramite internet, e su queste le Deal hanno inciso il loro contributo. Nei concerti, in questi giorni, le loro parti vocali le sta cantando Brian Ritchie, che le imita alla perfezione!
Ma non erano bisticciate da anni, le sorelle Deal? Si sono riappacificate per suonare sul vostro ‘Villa Inferno’?
(Appino) (risate); Oddio… per una coincidenza, si sono riappacificate dopo tanti anni, e la prima cosa che hanno ripubblicato insieme è la nostra ‘Punk Lullaby’. Ora stanno lavorando al loro nuovo disco assieme dal 1998, che uscirà a nome Breeders tra poco.
Meglio Courtney Love, o Kim Deal?
(Appino) Kim Deal! La mia bassista preferita da sempre! E, assieme a Brian Ritchie, l’artista peggio vestita della storia del rock: ce li abbiamo tutti noi, i peggio vestiti…
Vedo, Ufo, che stai leggendo l’ultimo libro di Federico Fiumani: ‘Brindando coi Demoni’ [Coniglio Editore – Luglio 2007, 134 pagine, € 13.50].
(Ufo) Si… me lo ha regalato proprio lui, qualche tempo fa. Un altro grande, Federico Fiumani. Ci piace la sua attitudine, una persona di un’umanità grandiosa; non ha fatto i soldi, col rock, ma continua con la stessa attitudine degli esordi. In questo periodo è tutto contento, perchè aprirà per Tom Verlaine, nelle date italiane. E noi saremo lì tra il pubblico, sia per Verlaine, che per Fiumani.
Autore: Fausto Turi
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