Non era scontato che gli udinesi Amari sopravvivessero all’abbandono di due componenti, all’inattività seguita al precedente popolare album Poweri (2009), al confronto con giovani emuli sulla cresta dell’onda tipo i Cani, Uochi Toki e Lo Stato Sociale, alla svolta verso chitarre e batteria mettendo da parte l’hip-hop diventando un gruppo electro pop. Kilometri è il loro settimo disco e non ha e non può avere l’impatto rivoluzionario di 12 anni fa, eppure il gruppo dimostra di avere ancora senso e vitalità, proponendo da un lato alcuni brani lontani dalla propria storia lo-fi e naif, come ad esempio i primi due singoli intitolati ‘Il Tempo più Importante’ che porta un’insolita patina di eleganza e serietà, con tra l’altro un videoclip particolarmente professionale e poetico, ed ‘Aspettare, Aspetterò‘, molto catchy e piacevole ma anche esile marcetta, e dall’altro qualche bizzarria invece coerente col passato, tipo ‘La Ballata del Bicchiere mezzo Vuoto‘, ‘Rubato‘ ed ‘Il Cuore oltre la Siepe‘.
‘A questo Punto‘ è un brano synth pop in cui si parla del passato con nostalgia e sottile amarezza, e pur non essendo tra le cose migliori di Kilometri possiamo vederlo come pezzo emblematico dei nuovi Amari, tra maturità, suoni sintetici e nuove emozioni. ‘La Ballata del Bicchiere mezzo Vuoto’ è invece la zampata vincente del vecchio leone, perfettamente a fuoco, passionale ma con una sottile ironia di fondo, e scommettiamo che troverà posto sulla greatest hits del gruppo, se e quando ne faranno una.
Dal vivo abbiamo già verificato qualche settimana fa che le canzoni nuove più freak e synth oriented non funzionano alla perfezione perchè un tantino deboli nella struttura ritmica, sacrificata – ma questo è un problema storico – alla sperimentazione ed all’atmosfera, mentre i succitati brani più pop, e canzoni solari ed incalzanti come ‘Africa‘, ‘La Ballata del Bicchiere mezzo Vuoto’ e ‘Ti ci Voleva la Guerra‘ fanno la loro bella figura.
Disco degnissimo, maturo e vitale, Kilometri non passa alla storia ma è un capitolo da inserire in una storia più ampia, che prosegue da 12 anni, ed in questo senso è giusto ascoltarlo.
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autore: Fausto Turi