Monumentale la raccolta – un doppio mix-cd per due ore abbondanti di remixes, inediti ed original versions anche risalenti al periodo siglato con lo pseudonimo Paperclip People (da riascoltare gli screzi funky incisi in “Oscillator”) – e un vero e proprio monumento lui, Carl Craig da Detroit, quarant’anni da compiere nel 2009, uno dei djs e produttori più stimati del mondo, considerato il “Miles Davis della musica elettronica” per la sua visionarietà e per la capacità di sviluppare il genere techno tramite molteplici influenze, dalle poliritmie africane alle atmosfere del jazz, dalle infiltrazioni deep-house al calore del soul.
E in scaletta troverete più di un brillante esempio di tale maestria: le pieghe sensuali e profonde che vanno a modellare il corpo di “Like a child” dei Junior Boys, gli echi compressi in battute 4/4 all’interno della camera di risonanza dub dei Rhythm & Sound (“Poor people must work remix”), le sfaccettature breakbeat su “Help myself” di Chez Damier, la vaporosa corposità (passatemi l’ossimoro) pensata per “Tides” di Beanfield, la melodia pop di “Kill 100” degli Xpress2 colata in acide volute, il futurismo world figlio dell’incontro con “Angola” di Cesaria Evora…
A voi non resta altro da fare che alzare il volume a manetta, anche i vostri vicini di casa ve ne saranno grati!
Autore: Guido Gambacorta