Incontro di tre coloratissime personalità affini provenienti da Catania, Los Angeles e Torino, gli Honeybird & the Birdies sono una band eccentrica, dedita ad una forma di pop psichedelico acustico molto originale, vivace e naif, capace di spaziare dall’entusiasmo contaggioso di un brano come ‘Eine Kalte Geschichte‘, con testo in tedesco, alla liquida, nervosa, proto krauta ‘Perejil‘, che ci parla in lingua inglese di diritti negati alle minoranze etniche in vari angoli della terra, genocidi, e dell’esigenza che ognuno si schieri concretamente su certe cose, per non parlare dell’eccezionale, sensuale filastrocca in siciliano intitolata ‘Cajaffari‘, sorta di blues insulano al femminile – due componenti del terzetto sono donne – che introduce, per contrasto, la successiva, omonima ‘You should Reproduce‘, che in 6 minuti aggiunge al repertorio della band una piccola suite psichedelica sperimentale in formato prevalentemente elettrico.
Il progetto, che rientra sotto l’ala della sempre assolutamente originale etichetta discografica Trovarobato, che ci preme incoraggiare per gli eccentrici segmenti musicali che ostinatamente e con passione si sceglie, e che comunque incrocia praticamente sempre in qualche modo il pop evoluto, ha un grande valore perchè, come sempre più raramente accade nella musica pop contemporanea – ed italiana, poi – riesce a dire qualcosa di davvero nuovo, procedendo sull’onda di uno slancio creativo che dona freschezza, istinto ed immediatezza – non però in senso banalmente commerciale: qui c’è tantissimo coraggio… – mettendo da parte ragionamenti furbi che poi nell’indie rock italiano ad ogni modo non pagano quasi mai, alla prova del tempo.
Viene abbastanza naturale, per quanto molto relativo, paragonare la musica del terzetto ai similmente transfrontalieri Vadoinmessico, o ai veterani, campioni di eccentricità, Le Loup Garou; e mentre brani del disco, come ‘To the Earth’s Core‘, ‘Swimming Underwater‘ ed ‘East Village‘ sono caratteristici e rappresentativi dell’aspetto più hippie e pop della band italoamericana, l’elettrico ‘Elastic Stares’ ci conduce nel delirio, tra Faust, Akron/Family, Jefferson Airplane ed Animal Collective, mentre ‘Where d’ya Live Yo‘ è un disarmante hip-hop metropolitano, di quelli tutto ritmo che ogni tanto tira fuori dal cilindro una Ani DiFranco, e ‘Canopy Dream‘ si riaggancia ad una psichedelia un attimmino più tradizionale.
Gli Honeybird & the Birdies prima di questo nuovo lavoro, contenente 10 brani, avevano già all’attivo un EP del 2008 intitolato Naìman ed un album del 2010 intitolato Mixing Berries. http://honeybird.bandcamp.com/album/mixing-berries
autore: Fausto Turi
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http://trovarobato.bandcamp.com/album/you-should-reproduce