Essere artisti significa soprattutto creare una rottura negli stereotipi ed è assumendo per vera questa affermazione, che posso tranquillamente dire che le First Aid Kit sono veramente delle artiste, arrivate da Stoccolma a portare soccorso con la loro bella, bella musica, che cura come un balsamo animo e cervelli.
Le signorine SÖderberg sono venute a dimostrare che avere una sorella non vuol dire sempre e per forza non trovare gli oggetti dove li hai riposti, scoprire che il vestito che volevi indossare è sotterrato nel mucchio dei panni sporchi o cose di questo tipo. Le signorine SÖderberg sono venute a dimostrare che avere reciprocamente una sorella minore/maggiore può essere utile per conoscere Patti Smith o Jack White e iniziare una vita di festival e concerti, palchi, bei vestiti fighi, giri di chitarre e backstage senza preoccuparsi troppo del titolo di studio. Johanna e Klara sono uscite da poco con il loro secondo album, The Lion’s Roar, ma non è solo per la loro precocità nell’affacciarsi a questo mondo, che hanno fatto parlare di se’ (gli Hanson, del resto, fecero pure di peggio). La verità che sconvolge è che queste ragazzine sono veramente brave. Ma veramente. A poco più di vent’anni hanno fatto un disco che tiene dentro tutta la malinconica magia del newfolk di stampo inglese, le corde delle loro chitarre che vibrano gravi ricordano tanto Laura Marling, Johnny Flynn, i Mumford and Sons. Eppure hanno sciolto quella malinconia di Albione alla luce delle loro voci aguzze e squillanti, corali quanto basta per sembrare non umane, ma spiriti delle foreste, muse.
In un’intervista dicono di essere cresciute tra i vinili di Joni Mitchell ed Emmylou Harris (alla quale dedicano la seconda traccia dell’album), si sono definite “svedesi d’America” e a quando pare dall’America sono state adottate, dal momento che Jack White in persona le ha volute nel suo studio per registrare una cover del loro idolo comune, Buffy Saint-Marie.
Dalla dolcissima This old routine si passa ai toni più cupi di I found a way fino alla luminosa ballata King of the world ( felice featuring con Conor Oberst aka Bright eyes) le First Aid Kit non lasciano spazio ad obiezioni di alcun tipo.
Questo album è veramente un bell’incontro. E fa bene al sorriso.
Autore: Olga Campofreda