Mai dare adito agli infingardi detrattori della – cosidetta – musica minore che poi tanto minore non lo è affatto. Mai tirare conclusioni affrettate una volta che si affacciano nuove forme sonore o – perlomeno – nuove proposte che avanzano con la voglia di contare nell’ascolto. Mandate tutto e tutti al diavolo, perché scavando bene nell’underground di casa nostra ancora ci si può stupire, si, stupire anche con la semplicità.
Ottimo esordio dei veneti Miss Mog con E’ tutto qui Ep, quattro tracce in totale per un lancio sonoro buono e ben congegnato per colpire a stampo l’interesse di orecchie e addetti ai lavori, un piccola smania tentacolare di elettronica autorale, infinitesimali intrecci waveing e tutti gli accessori per una scorrevolezza vagamente clubbing (Complesso B.) che sfrisa verso gli 80,s dancey giusto il tempo di quattro minuti e trentasei secondi spaccati.
Testi stratificati (Meteorismo), mosse feline (Razology), delicatessen ambient (Faust), una cortissima soluzione musicale che i Miss Mog trasformano poi in pulsazioni espressive buone per qualsiasi circostanza, tracce che oltre muoversi su un filo sottilmente equilibrista di grazia e follia organizzata, diluiscono una calda e morbida emozione.
Si, non fatevi distrarre dai critici faciloni, veramente ci si può ancora stupire dell’underground nostrano, i Miss Mog ne sono la prova del nove.
http://www.missmog.it/
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autore: Max Sannella