La poliedricità, l’eclettismo e la predisposizione alla facile plasmabilità sono le doti che fanno un vero artista. Questo è il caso di Gianni Maroccolo, uno dei più importanti musicisti del panorama rock e non solo italiano degli ultimi vent’anni, durante i quali è passato dalla prima (e migliore) formazione dei Litfiba ai C.S.I. e P.G.R., non trascurando l’attività di talent scout e produttore. Maroccolo, da grande ed inquieto artista a tutto tondo qual è, ha deciso di intraprendere una nuova avventura con Ivana Gatti, giovane cantautrice bresciana, con un background vario, ma che affonda le sue radici nel canto classico e jazz. Dietro l’acronimo IG, dunque si celano questi due artisti. Maroccolo che già in passato si era occupato di musica elettronica, con la Gatti, rispolvera questa sua esperienza, dandole la possibilità di esordire sulla lunga distanza. La cantautrice bresciana, infatti, ha scritto buona parte dei sei brani, su sette, presenti in Resta, il settimo brano è una riuscitissima cover de Il vento di Battisti/Mogol, grazie al tocco interamente elettronico e femminile dato a questo classico della musica italiana. In tutto il Cd la Gatti sfoggia le sue ottime doti vocali, in particolare con il calore che trasmette in Marea e passando dalla soffice ballata su un tappeto di tastiere liquide della title track alla struggente ed intensa preghiera laica di Padri, dove gli archi si intrecciano con tastiere, ancora elettroniche, creando uno strano connubio. Il progetto IG sarà in tour con una formazione a dir poco invidiabile, oltre ai due protagonisti, ci saranno Cristiano Della Monica (P.G.R.) alle percussioni e alle macchine, Luca Bercia (Marlene Kuntz) alla batteria, Antonio Aiazzi (Litfiba) alla tastiera e Daniela Savoldi (Caravan de Ville) al violoncello.
Autore: Vittorio Lannutti