Ebbene sì, le temperature sono diminuite, è arrivata la pioggia e subito ho pensato a Londra. In realtà ci penso sempre e questo mese ho anche una buona scusa: il nuovo album di Marianne Faithfull. Cosa c’entra con il riso al curry? Il mio primo viaggio a Londra risale al 2005 e lì, in un piccolo take away indiano ad Earl’s Court, assaggiai il riso con il pollo al curry. Questa che vi propongo è una variante senza le mele, per chi non ama la frutta nei primi.
Ingredienti:
– 1 petto di pollo
– 600 gr di riso basmati
– 1 cipolla
– 1 zucchiana grande
– 1 melanzana
– 100 gr di piselli
– brodo
– 1 cucchiaio di curry
– olio q.b.
– sale & pepe q.b.
Give Love To London, insieme allo storico disco del 1979 Broken English, che segnava il ritorno dopo un decennio di abusi, è il suo capolavoro. Sincero in modo disarmante. Voi, però, armatevi di una padella e mettete a scaldare l’olio e aggiungete il petto di pollo tagliato a pezzetti e fate rosolare. Salate, pepate e aggiungete un cucchiaio di curry in polvere. Mescolate bene e quando il polo avrà raggiunto un bel colore ambrato, toglietelo dalla padella e mettetelo da parte in una terrina di vetro.
Sul fondo di cottura fate appassire la cipolla e rimettere il pollo nella padella. Aggiungete le verdure e bagnatele con il brodo. Dovranno stufare per 5 minuti, in modo che restino croccanti. Il riso basmati andrà cotto a parte, secondo le modalità riportate sulla confezione (ce ne sono di diverse).
Impiattate così: il riso in una metà del piatto e le verdure nell’altra metà. A me piace aggiungere un po’ di yogurt greco, per rendere ancora più cremoso il tutto. Questo piatto si può preparare in mille varianti, aggiungendo ingredienti diversi come nell’ultimo lavoro di Marianne; dove troviamo le collaborazioni più illustri del panorama musicale. Nick Cave ha scritto Late Victorian Holocaust, Roger Waters Sparrow Will Sing, Anna Calvi Falling Back.
Non manca nessuno, nemmeno Leonard Cohen del quale richiama Going Home e proprio tra i due sembra esserci, nell’album una sorta di dialogo. Il racconto di due persone che, raggiunta l’età più matura, si trovano a parlarsi e a parlarci dei loro sentimenti, delle loro paure, delle loro vite. Vite che sono state vissute fino in fondo, anche troppo.
A noi resta l’ascolto di una musica che ci ricorda essere l’ancora di salvezza per chi ama farla.
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autore: Alessandra Pompa