Infectious e [PIAS] lanciano in questi giorni High Anxiety, il debut album di Thom Sonny Green, meglio conosciuto come batterista degli Alt-j.
Il progetto solista è orientato verso pianeti musicali elettronici lontani anni luce dalla musica degli Alt-J: non c’è traccia di batteria che non sia computerizzata, e tutti i suoni sono presi in prestito da eredità importanti come quelle di Moby o Air.
Un album senza dubbio cerebrale, come tutti gli album strumentali elettronici, ma tuttavia capace di conservare un angolino di melodia (echi di Moby), come in Oslo, Vienna, Palms, 40 Beers, o regalare a volte puri momenti trip hop come in Ping, Blew, Large, Preach, Christ.
I numerosissimi (21) componimenti brevi, tutti molto eclettici, nel loro insieme non possono entusiasmare, ma rivelano una certa capacità creativa, soprattutto se pensati come immaginarie mini-colonne sonore: sono immaginifici, evocano ambienti, immagini, colori, (prevalentemente di tono cupo, ipnotico) come raramente la musica elettronica sa fare.
Non si potrà gridare al capolavoro per questo disco, che più che altro è un progetto collaterale, lo sfogo di una passione fuori binario, ma tuttavia per gli appassionati del genere può rivelarsi ricco di sorprese, grazie anche all’immensa varietà dei suoni e degli stili sperimentata in ben 21 pezzi.
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autore: Francesco Postiglione