Quello di Gianluca De Rubertis è un percorso artistico coerente e personale, votato ad una forma musicale delicatamente retrò, esteticamente sintonizzata sulla nouvelle vogue con un giocoso erotismo che fa capolino qua e là, sottilmente malinconica eppure con un sottotesto ironico continuo e toni leggeri, ariosi e cantabili, in linea con la canzone d’autore italiana e francese dei 50-60 ma anche col pop italiano anni 80; musiche per un pubblico potenzialmente il più ampio, eppure De Rubertis è sempre rimasto in ambito indipendente, immaginiamo per la scelta di potersi esprimere più liberamente.
In L’Universo Elegante ritroviamo un cantautore che gestisce ormai bene la propria particolarissima voce bassa – la contiana ‘Sotto la tua Gonna‘ – potenzialmente un dono ma che in passato ricordiamo un po’ incontrollabile almeno dal vivo, e riesce a farne finalmente un punto di forza nell’esprimere certa malinconia alla maniera di un Celentano, un Paoli, un De Andrè o un Bianconi.
Come già accennato, le 12 canzoni del nuovo disco hanno generalmente un impianto pianistico con arrangiamenti eleganti e classici ma ritmati – ‘Brucia come Brucia‘, ‘Chiedi alla Polvere‘, ‘La Vita è Sogno‘ – mentre in altri casi – ‘Cos’è la Vita‘, o la speranzosa ‘Magnifica Notte‘ in coppia con Mauro Ermanno Giovanardi – guardano ai successi del pop italiano degli anni 80, e la scrittura è molto curata, con strofe equilibrate in cui il gioco continuo di rime ed assonanze – esemplare la cesellata ‘Fiorigami‘ – funziona bene, conferisce vitalità ai brani ed è valorizzato dal vocione impostato di Gianluca De Rubertis.
Il duetto con Amanda Lear nel singolo intitolato ‘Mai Più‘ è molto riuscito, gioco maschile/femminile che ricorda un po’ il repertorio de Il Genio, di cui De Rubertis è titolare assieme ad Alessandra Contini, e che nel 2013 ha pubblicato il proprio terzo disco intitolato Una Voce poco Fa. ‘Labbracadabra‘ riprende la poetica surreale di Capossela, mentre ‘Chiaro di Luna Siderale‘ è un notturno intermezzo pianistico molto suggestivo e la conclusiva ‘Quello che Resta‘ riprende le perfette architetture emotive di Endrigo col sostegno semplice ma interessante di un sintetizzatore.
Con L’Universo Elegante Gianluca De Rubertis completa la definizione della sua identità cantautorale, al contempo di spessore ma non cupa, e realizza il suo disco più equilibrato sinora.
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autore: Fausto Turi