Resistono alle intemperie del tempo gli Avvoltoi di Moreno Spirogi, mantenendo intatto il loro spirito beat. “Amagama” è stato pubblicato esattamente a trent’anni dal loro esordio, dopo l’ennesimo cambio di formazione, ma lo stile resta lo stesso. Tuttavia la particolarità di questo disco è il mix dei generi che il gruppo ha utilizzato in questi tre decenni. In “Amagama”, infatti, sono presenti oltre al beat, la psichedelia, il boogie-rock, anchepsichedelia ed assoli di chitarra. L’arrivo alla chitarra di Dome La Muerte (CCM, Not Moving) ha dato un grande impulso al sound del gruppo. Le chitarre in acido del beat deciso dell’iniziale “Storia di una notte” chiariscono subito in quale direzione il gruppo vuole andare. Oltre al beat un altro portante è il boogie-blues su cui gli Avvoltoi hanno costruito “Eh eh ah ah”, “Uomini fantastici” e “Isabel”, nella quale spunta un bellissimo organo hammond. Lo spirito dei ’60,’70, oltre alla cover “Un figlio dei fiori non pensa al domani”, viene evocato in “Solo un nome” e in “Come puoi”, mentre con “Federica” il quintetto ci regala un bel rock deciso e senza fronzoli. Questo è vintage per inclinazione, non per moda!!!
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autore: Vittorio Lannutti