L’Under The Bridge di Londra è una location fantastica per la musica live. La venue è spaziosa ed elegante, alle pareti sono sparse immagini di icone della musica pop e manifesti dei più prestigiosi live ospitati in passato oltre a quelle dei set futuri; la location è inoltre dotata di due bar e servizi igienici sempre puliti e nei quali si può assistere anche al concerto tramite degli appositi schermi fissati alle pareti. Inoltre giungere al club è semplicissimo, l’UTB è posizionato proprio sotto lo stadio del Chelsea, lo Stamford Bridge, al quale è ispirato finanche il nome del locale. Qualora abbiate voglia di farvi un giro al suo interno c’è possibilità anche da casa via Google Maps – clicca QUI –
Il concerto di Michael Rother è sold out già da qualche settimana, il chitarrista è un personaggio seminale per più generazioni di musicisti, oserei anche dire chiave per una grossa fetta di musica underground in quarant’anni a questa parte, punk ’77 compreso.
Il pubblico infatti per questa occasione non è giovanissimo, l’età media è alquanto alta. Eppure non è mai stata una serata nostalgica, a parte il Dj che si è divertito a suonare note hit da passato remoto…
Di fatto Rother è artefice di un proprio personalissimo sound che non è mai invecchiato…almeno non quanto il pubblico presente…che pure si è difeso in maniera calorosa alle pulsazioni ossessive delle percussioni motorick.
Sul palco alla sinistra del pubblico c’è la postazione di Michael alla chitarra e parti elettroniche, al centro Franz Bargmann, ex-membro dei berlinesi Camera, alla chitarra e sulla destra troviamo alla batteria Hans Lampe, assistente di studio di Connie Plank, percussionista in “Neu!75” e nei La Dusseldorf di Klaus e Thomas Dinger.
Michael è in forma, sembra molto contento, quando parla con il pubblico ha sempre un tono gentile e pacato.
Il chitarrista di Amburgo ora di stanza a Forst – località rurale della Bassa Sassonia dove è stata concepita la musica magica degli Harmonia – è un campione di melodie che concentra soprattutto nei lavori solisti di cui si ha traccia nello show con i brani ‘Sonnenrad’, ‘Esperanza’, la malinconica ‘Katzenmusik 7’ e la sempreverde ‘Karussell’ che rinvigorisce indiscriminatamente tutti i presenti di almeno venti anni di vita pro capite, compreso lo scrivente…
Il grosso del concerto segue un mantra da sballo proto-punk, ovvero noise rock free-form senza basso e batteria incalzante che oggi agevolmente identifichiamo con il termine “motorick” e che è stato tra i tratti più distintivi dell’eccezionale suono dei Neu!.
Gli inglesi hanno sempre avuto un debole per queste sonorità, i primi due album della band “Neu!” (1972) e “Neu!2” (1973) hanno registrato un notevole successo in Gran Bretagna all’inizio degli anni ’70, John Peel amava tantissimo il groove sconfinato di ‘Hallogallo’ e perfino David Bowie ha in qualche maniera pagato tributo al duo Rother/Dinger.
Alle cavalcate interstellari dei Neu! si alternano i grandi classici senza tempo degli Harmonia riadattati per il live: ‘Dino’ è una visione ai limiti del velocità della luce, schizzata più di una locomotiva che accelera in discesa. Dal cilindro il trio estrae ‘Veteranissimo’, dal “Live 1974”, che imbocca l’autostrada interplanetaria per un trip che non termina mai e poi maiiiiiii…‘Deluxe (Immer Wieder)’ prende in sé tutta la tragicità dell’impressionismo tedesco e stringe un nodo alla gola fino ai limidi della commozione.
Non c’è cantato, ma il pubblico più volte intona la melodie come nel caso della scintillante ‘Seeland’ e finanche nel frastuono ritmico del campo gravitazionale di ‘Neuschnee’. C’é spazio pure per i frenetici stop & go di ‘Negativland’ con la chitarra tagliente più di una sega elettrica e sul finire la kosmische-trance di ‘E-Musik’ è la ciliegina lisergica sulla torta.
Il concerto si conclude, tutti molto contenti con la ragionevole impressione che è valso la pena ogni singolo metro del viaggio da Napoli a Londra. I manifestini in tiratura limitata in vendita al merchandising sono purtroppo andati esauriti in poco tempo.
Rother è stato uno sempre troppo in anticipo sui tempi per la gloria legittima che gli sarebbe spettata se vivessimo in un mondo più giusto…ma non ci puoi fare niente quando sei “just another hero riding through the night“…
Autore: Luigi Ferrara
Michael Rother @ Under the Bridge London – Performing “Dino” – Video dall’utente Youtube – Willy Billiams –
Michael Rother @ Under the Bridge London – Performing “Karussell” – Video dall’utente Youtube – Willy Billiams –
Michael Rother @ Under the Bridge London – Performing “Hallogallo” – Video dall’utente Youtube – Willy Billiams –