Registrato da Paolo Benvegnù, che ha curato pure la pre-produzione, prodotto artisticamente da Guglielmo Ridolfo Gagliano (Amore + Paolo Benvegnù), con la partecipazione straordinaria di Tommaso Cerasuolo e Cristiano Lo Mele. Sembra evidente che stiamo parlando di black metal.
A parte gli scherzi, i MURIèL si rifanno direttamente alla tipologia di alternative in italiano, con venature molto più pop e (permettetemi il termine) commercial oriented. Pezzi veloci, melodie semplici (fin troppo quelle vocali, forse nate per seguire la musica e non per dominarla), una produzione e una scelta dei suoni con le contropalle, suonato come dovrebbero suonare le pop band che passano in radio.
Passiamo alle note dolenti: il cantato, come ho detto precedentemente, non incide quanto dovrebbe né per tipologia di voce, né per melodie, né per testi. In Italia lo sprofondare, gli specchi, l’aria, tu, io, i vorrei sono temi eccessivamente abusati. Cosa decide? è un disco che suona ma non parla, non riesce a svelare a pieno le sue intenzioni, rivelandosi monco in questa direzione.
Ed è un peccato, perché i ragazzi hanno anche intuizioni pregevoli, come in Corpo ad ore (il possibile singolo, a parer mio), con una la chitarra acustica e la batteria si coniugano in un ingresso da applausi, per poi giungere al ritornello di cui non sentivamo il bisogno: chitarrone sparate e quattro-accordi-quattro.
I MURIèL ripartano dai loro “numi tutelari” (che poi, sarà l’allocazione geografica?) per valorizzare quanto di buono hanno sempre portato con sé. Io li ricordo a Prato in un locale che non so se esista ancora nel 2004 e già allora avevano ben chiari i loro principi e le idee. Le portino avanti con dignità e con forza e il prossimo album sarà per loro quello decisivo.
Murièl-Il Giorno Nudo from Michele Socci on Vimeo.
Autore: Giuseppe Repais