Prima puntata per questo 2006 di Magazzeno bis, il talk-show-concerto della Trovarobato, registrato su un treno in corsa e riverberato nell’etere
italiano da quel “network inconsapevole” ormai sulla bocca di tutti, comprendente 24 emittenti radiofoniche sparse su tutto il suolo nazionale.
Ma, per la prima volta, il treno di Magazzeno bis si ferma ad una stazione.
Siamo dunque alla stazione di Faenza, per una puntata speciale registrata lo
scorso 26 Novembre all’interno del MEI 2005, il Meeting delle Etichette
Indipendenti, che si tiene ogni anno alla fiera di Faenza e che si pone come
punto di incontro delle varie realtà indipendenti, siano esse etichette,
gruppi musicali, distribuzioni, fanzine, webzine o altro.
Ospite speciale dell’evento è John Vignola, giornalista de Il Mucchio
Selvaggio, che, responsabile incaricato dell’atrio della stazione nel quale
si è tenuto lo show, fornisce una folle spalla alla conduzione di Michele
Orvieti dei Mariposa (e viceversa).
Ospiti musicali della puntata sono invece i Pixel Johnson, che presentano in
anteprima l’album omonimo uscito per la Yosemite Sam Records.
(www.yosemitesam.tk)
I Pixel Johnson, vero e proprio “caso musicale” del 2005, sono Luca Buono
(basso, voce e tastiera) e Nicolò Praga (voce e tastiera). Si sono formati
nel 2001 e da allora la loro carriera musicale è stata una costante ascesa
culminata con la pubblicazione del disco per la Yosemite Sam e il
conseguente tour che li ha portati a collezionare più di 50 date fra
Slovenia, Croazia, Repubblica Ceca e Slovacchia. Sono da poco tornati dal
loro tour negli Stati Uniti dove hanno fornito supporto ai Fuck e opening
acts per Will Oldham e Moonshake. (www.pixeljohnson.tk)
Nemo propheta in patria, i Pixel Johnson, così osannati da critica e
pubblico all’estero, sono pressochè ignorati in Italia: questa puntata, che
vede presenti fra il pubblico nomi noti della carta stampata come Aurelio
Pasini, Alessandro Besselva Averame, Enrico Rigolin, sarà anche l’occasione
per fare il punto sulla situazione della critica nostrana e sui fenomeni di
“hype”, che creano veri e propri miti tramite imperscrutabili e sotterranei
movimenti d’opinione, bypassando completamente stampa e pubblicità.
Autore: red.
www.magazzenobis.com