“DDDDead of Night, DDDDead of Night” un refrain che ti entra immediatamente in mente. Si apre a razzo questo nuovo album degli Erasure. A partire dall’iniziale Dead of Night i ritmi si mantengono alti anche nella successiva Elevation. Una doppietta che non sfigurerebbe nei dancefloor più mondani. D’ascolto ma non meno sostenute Reason e Promises. Si tira un attimo il fiato con la ballata Be the One per poi tornare a scatenarsi su Sacred. Su questa dicotomia mid tempo vs pezzo veloce si sviluppa il resto del programma. Da sempre vogliosi di sfornare la perfetta pop-song, Vince Clarke (tastiere) ed Andy Bell (voce) si fanno aiutare dalle sapienti mani del produttore Richard X (M.I.A., Róisín Murphy, Goldfrapp) onde strutturare un suono complessivo che sia al passo con i tempi. Dal canto suo Clarke, la mente musicale del duo, ha un’abbondante esperienza nel campo dei synth e di tutto ciò che gli gira attorno, dovuta al suo passato (Depeche Mode, Yazoo, VCMG) ed alla recente attività di remixer. Ad orecchie attente tale constatazione risulta evidente e permette ai nostri di non scadere in soluzioni sciatte e scontate. Se la forma denota un certo tono, la sostanza si imbatte in un concetto di canzone che s’impone di essere breve e di allontanarsi poco o niente dai canoni del genere. In generale i voli pindarici non sono previsti ma un onesto mestiere sì. Che ciò possa bastare è una questione soggettiva.
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autore: LucaMauro Assante