Un disco “about the women in music & the music in woman”, proclamano le Lesbians On Ecstasy, avamposto electro-femminista ispirato alla musica fatta da donne-per-le-donne negli anni ’70, riletta in chiave elettronica, dance, techno-rock. Quattro ragazze di quelle che dieci anni fa avremmo definito “rrriot girls”, che ritornano sulle scene con un disco sicuramente più interessante del loro omonimo esordio di quasi due anni fa (non ci voleva molto, diciamo la verità). La materia sonora è sempre la stessa: beat ballabili, chitarre, spirito punk e attitudine low-fi, ma le canzoni sono (a parte alcuni episodi francamente inutili) più convincenti e più incisive. Cassa in quattro e basso corposo per “Sisters in the struggle”, chitarroni e clapping per la cattivissima “Sedition”, funk elettronico in bassa fedeltà per “The cold touch of leather”, electro dancefloor-oriented e voci campionate in “Victoria’s Secret”, puro techno-punk in “We won’t give it back”, insospettabili “ammorbidimenti” dei toni in “Alone in madness” e in “Mortified” (con un giro di chitarra acustica blues che sembra – sembra? – “scippato” ai Gomez)…
Il problema delle L.O.E. è che sono troppo grezze per piacere al pubblico più attento alle novità più “cool” in ambito electro (e ai dj) e troppo poco punk per essere apprezzate dal pubblico appassionato di cose “dure”. Ma scommetto che loro questi problemi neanche se li pongono. Continueranno sempre a sfornare dischi come questo e a vestirsi come imperturbabili freakkettone col pugno chiuso o come dei ragazzacci di periferia. Contente loro…
Autore: Daniele Lama