In questo caldissimo inizio d’Estate 2007 che spinge ragazzi e ragazze a preferire gli spettacoli all’aperto e la musica allegra, unico vero evento di richiamo della stagione live estiva dell’Arenile di Napoli è il concerto di Roy Paci & Aretuska, che infatti riesce ad attirare sulla spiaggia dell’ex-Italsider quasi 800 persone, probabilmente incuriosite dalle canzoni del nuovo CD pubblicato poche settimane fa dal gruppo, intitolato ‘SuoNoGlobal’.
L’esibizione inizia tardissimo, poco prima delle ore 01.00, poichè l’organizzazione vuole assicurarsi che tutto il pubblico accalcato alla biglietteria sia riuscito ad entrare, e subito dopo che la fila s’esaurisce, infatti, le luci s’accendono ed il palco si affolla – com’è tipico ai concerti reggae – addirittura di una decina di persone in abito nero gessato: è la banda di Roy Paci al completo. Il concerto si rivelerà una prova di resistenza: due ore e mezzo tra reggae, ska, ragamuffin’ e qualche timidissimo accenno dub, il tutto sempre con ritmo sostenuto, euforia a tratti un po’ forzata, e grande complicità con il pubblico. Roy e Cico, microfono alla mano, guidano la band attraverso un repertorio decisamente vario: tra Giamaica e Sicilia, diciamo così, e mentre il gigantesco vocalist congolese contribuisce con il suo vocione esotico perfettamente a tiro, Paci ci mette l’anima per superare i suoi soliti limiti vocali, ma alla tromba ovviamente è un campione e, pur non suonando molto – gli mancherebbe ancor di più il fiato per cantare, nel caso – si mette in evidenza con qualche assolo di gran classe. Il minuscolo musicista poi si spende molto nel comunicare con i ragazzi del pubblico, e l’orgoglio siciliano è tra i temi su cui gioca maggiormente, talvolta spiegando, prima di cantarle, le canzoni in dialetto, perché del testo poi non si capirà neanche una parola.
Da citare, nella prima parte del concerto, il tradizionale sindacalista ‘Tu ti Lamenti’, che quest’anno anche Carmen Consoli sta cantando spesso nei suoi concerti, poi il ‘Rap di Fine Secolo’ che, come afferma Paci, dal vivo non veniva eseguito da tanti anni, mentre sul finale un’ovazione generale se la merita ‘Toda Joia Toda Beleza’, primo singolo del nuovo album.
Dei tanti progetti musicali portati avanti da Roy Paci negli ultimi 10 anni, questo evidentemente è il più disimpegnato, ma anche quello più duraturo, perché il nostro ci crede molto. Dietro l’allegria non c’è sostanza però, e la qualità delle canzoni bisogna dire che è altalenante, malgrado sono indiscutibili ‘Tango Mambo Jambo’ e ‘Mezzogiorno di Fuoco’: Paci non è certo superbo cantautore come Manu Chao, e così Roy Paci & Aretuska rientra tra i fracassoni gruppi da (s)ballo estivo tipo Sud Sound System, Macaco o Sgt.Garçia. Il recente CD è un altro discorso: è buono perché ben prodotto, ed inoltre si avvale di ospitate strepitose: Manu Chao, Raiz, Caparezza, Cor Veleno, Sud Sound System, Negrita, ma lo spettacolo dal vivo dopo un po’ stanca, malgrado coesione ed affiatamento tra i musicisti siano perfette, frutto di tanti anni in giro per l’Italia e l’Europa: migliorate persino, rispetto al concerto che l’anno scorso il gruppo tenne sempre qui a Napoli, nell’ultima giornata del Neapolis Festival.
Il tour della band continuerà con le seguenti date: 14/07 Messina, 20/07 Lecce, 21/07 Frosinone, 23/07 Genova, 24/07 Venezia, 25/07 Ascoli Piceno, 270/ Parma, 28/07 Siracusa.
Autore: Fausto Turi
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