Il primo amore non si scorda mai. Passano gli anni, si perdono i capelli ma la passione per il garage-punk rimane inalterata nel tempo. Per fortuna!!! D’altronde il buon vecchio Neil Young ce l’ha insegnato, ricordate? “Rock and roll is there to stay…Rock and roll can never die”. Così Andrea Viotti (già con i Carnival of Fools), che da un pezzo ha superato la cinquantina, si è rimesso in carreggiata da qualche anno con questi due musicisti molto più giovani di lui, Terence e Nando (co-titolare della Bloody Sound Fucktory). Nonostante la differenza di età e il fatto che i più giovani corrano, Viotti riesce a stare perfettamente al passo, il trio è riuscito a realizzare queste quindici canzoni che spaccano da morire.
Per tutti gli amanti del più classico garage-punk, sporco, veloce e rumoroso questo è il disco ideale. Intriso di sonorità che evocano tanto gli Stooges, quanto The Cramps, e The CUT, ma anche il Detroit sound dei Dirtbombs e dintorni. “Go” lascia il segno per i riferimenti densi – ascolta la title-track – a certe svisate psyco’n’roll della prima Blues Explosion, ma anche per lo sfrenato boogie-garage-punk, venato di country, di “Asshole” che profuma di Bantam Rooster evocati anche nella traccia “I don’t know”. Se il tiratissimo garage-punk di “Videogame” non fa sconti a nessuno l’asfissiante punk’n’boogie di “Bad situation” non fa prigionieri. Il trio marchigiano con “Flavour” fa qualche concessione al beat-pop, ma con “(Feelin’ like) I’m going to die” serrano di nuove le fila con un blues-punk scheggiato e circolare che non dispiacerebbe agli Hives e ancor di più ai Sonics. Lo so, lo so it’s only rock’n’roll, but I LOVE IT!!!
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autore: Vittorio Lannutti