Decisione del governo: la tassa “scatta” da luglio. E’ polemica
Andare al cinema costerà da luglio un euro in più. Quindi da circa 8 euro a salire, a seconda delle sale o dei multiplex. La tassa – perchè di tassa si tratta – è stata introdotta dal governo nel cosiddetto decreto “Milleproroghe”, nonostante fosse stata accantonata, perchè impopolare, mesi fa. “Una decisione folle che danneggia i cittadini italiani e gli appassionati di cinema – hanno commentato le associazioni aderenti a Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio – un tributo che avrà ripercussioni negative per gli stessi esercenti cinematografici”.
Infatti neanche i proprietari delle sale cinematografiche fanno i salti di gioia: “Si finisce col far ricadere sullo spettatore quello che dovrebbe essere un contributo dato più che altro da tutti i soggetti che usano il prodotto cioè il film, quindi anche le tv a pagamento e i provider di internet” ha detto il presidente di Agis-Anec Paolo Protti. Dunque, secondo gli addetti ai lavori, per rimpinguare il Fondo dello spettacolo si rischia il paradosso: se da un lato l’esercente incassa un euro in più, dall’altro potrebbe ritrovarsi in sala meno spettatori a causa della tassa. Con un guadagno che – tirate le somme – va a diminuire invece di aumentare.
Autore: Alessandro Chetta