Meglio tardi che mai. Anche a Napoli qualcosa comincia a muoversi, nell’ambito delle collaborazioni artistiche in un campo – quello della musica elettronica – che all’estero si nutre quotidianamente degli “incontri” tra le diverse realtà che lo costituiscono. E’ nato il “consorzio” Avatar 41, è nata questa nuovissima etichetta, Mousiké Lab, e sono nati i Resina, dove troviamo insieme i Retina.it (Lino Monaco e Nicola Buono) e Marco Messina (99 Posse, Nous).
Le mollette appese ad un filo in attesa di panni da stendere al sole, e il nome che se letto con l’accento sulla “i” richiama alla mente il famoso “mercato delle pezze” di Ercolano, sono sottili rimandi a quella cultura “mediterranea” in cui gli artisti per forza di cose sono quotidianamente immersi. Il calore e la ricchezza dei suoni e delle sfumature cromatiche, di conseguenza (?), poco hanno a che fare con l’algida perfezione formale inseguita dai nuovi seguaci della “laptop generation”, ma – senza volersi arrischiare in conclusioni azzardate – traggono linfa vitale dal caos, dalle contraddizioni e la vitalità che a Napoli più che in altre città assumono caratteristiche particolarmente estreme. Ogni episodio del disco è una storia a sé, un percorso fatto di piccoli tasselli sonori che si aggiungono a poco a poco, di flussi che si sovrappongono o che si muovono parallelamente su due livelli diversi: elementi distinti di uno stesso paesaggio, fatto di ritmi incalzanti o frammentati, disturbi, rumori, glitch, ma anche di lievissimi, sbiaditi suoni melodiosi, e impalpabili tappeti ambient. La componente “viscerale” – i beat corposi e trascinanti – e quella più evidentemente sperimentale convivono senza contrasti anche all’interno delle singole tracce. O forse, piuttosto, sono semplicemente due aspetti della stessa realtà: i Resina hanno verso la musica un approccio curioso, appassionato e incurante degli steccati tra generi (e sottogeneri). E’ questo che rende la loro elettronica così umana e coinvolgente, continuamente mutevole e dinamica. In una parola: viva.
Autore: Luigi Lucetti