MR.D è il moniker dietro il quale si cela Daniele Fioretti, batterista dei The Gentlemen’s, che ha deciso di debuttare da solo e regalarci dieci ottime canzoni intime che si rifanno al meglio del folk di matrice americano. In linea con il paese di oltreoceano il disco è anche, se non soprattutto, una raccolta di storie vissute attraverso la lente del rock e del blues che Fioretti ha scritto in seguito ai tanti viaggi che ha fatto tra le città d’Europa come tour manager per band estere. Con la chitarra fiammeggiante, e un folk greve, il disco si apre con “You can’t take my soul” cui fanno seguito brani in cui Fioretti canta gli anni di prigionia di suo nonno, dell’importanza dell’arte che è sempre stata presente nella sua famiglia fino a raccontarci di tutte le esperienze vissute macinando km su km e girando per il mondo, sempre accompagnato dalla musica. Come un novello Jack Kerouac Fioretti racconta le sue storie tra il blues-noise di “Hotel”, le ballate a sfondo country di “Wonderful stranger” e “Slowing down”, e l’essenzialità di un rabbioso rock scarnificato di “Capitalism, true story”, che evoca il Lou Reed più inquieto.
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autore: Vittorio Lannutti