Il duo femminile italo americano, con questo terzo disco amplia il proprio campo d’azione, centrato in ogni caso sul grunge, mostrando un’evoluzione verso altre atmosfere – più articolate – che ad un certo punto era anche auspicabile e necessaria. Disco della maturità, potremmo dire, ma precisando che non c’è un reale stravolgimento nella musica di Kris Reichert (voce, chitarra) ed Anna di Pierno (batteria), e che in buona parte è la produzione del suono a rendere i brani più moderni, e non la scrittura; e poi ci sono ben cinque brani acustici, tra i quali ‘Lullaby’, ‘Holy Changing Spirit’ e ‘Find your Way’, rispetto ai due dischi precedenti, che erano più massicciamente elettrici; inoltre sempre più intenso diventa l’uso della tastiera, che “riempie” il suono delle Jains.
Per il resto un mare di elettricità, ed il pestare deciso e tecnico di Anna di Pierno alla batteria. Holy Changing Spirit è un disco più equilibrato rispetto ad esempio a Kill the Ghost del 2005, malgrado lì c’erano mediamente canzoni più belle, e tuttavia preme sottolineare che ‘ Out of my Body’, ed il singolo ‘No Limits’ (che ricorda fortemente varie cose dei Dandy Warhols e dei Rolling Stones), sono canzoni trascinanti ed epiche, destinate ad avere un posto d’onore nelle loro scalette live, mentre ‘Go Slow’, ed il duetto voce maschile/femminile intitolato ‘Came Back to Life’, mostrano buone doti creative rock.
La tracklist di ‘Holy Changing Spirit’:
1. 4 Days After The Rain.
2. No Limits.
3. Go Slow
4. Holy Changing Spirit
5. Came Back To Life
6. Find Your Way
7. Light Above My Head
8. Out Of My Body
9. Lullaby
10. Man Once Proud
11. Star
Autore: Fausto Turi